I 3 migliori libri del geniale Jostein Gaarder

Non tutto sarebbe stato noir di genere nordico su questo blog quando si avvicina a qualsiasi autore del Nord Europa. Perché al di là del preponderante troviamo sempre la brillante eccezione. O almeno, appena tolte le etichette, possiamo goderci i generi meno floridi ma sempre cosparsi di gioielli.

Come non ricordare il norvegese Jostein Gaarder? Con El mundo de Sofía è stato ben dimostrato che lo scrittore è un universo a sé. Per quanto Gaarder sarebbe stato classificato in tutte le biblioteche per bambini, l'emergere di questo romanzo ha acquisito rilevanza un nuovo piccolo principe che è venuta a mettere il bambino in comunione con l'adulto, con quella totale convinzione che tutto è uguale, che la filosofia più profonda può essere intuita da un bambino e può essere inaccessibile a un adulto carico di concetti vuoti.

Ovviamente solo uno Professore di filosofia come Jostein Gaarder potrebbe ospitare quella dualità narrativa sviluppata in El mundo de Sofía, una sintesi immaginaria della sua conoscenza e della sua interazione con gli studenti.

Ma la verità è che c'è molto di più nella bibliografia di un autore visto con occhi ben diversi da quelli del narratore bambino. E che a sua volta serve a ricordare che gli adulti sono solo bambini carichi di tempo, idee soggettive per affrontare senza successo l'assoluto e pregiudizi sviluppati come meccanismo di difesa.

Tra racconti, romanzi e saggi filosofici troviamo uno scrittore a cui è sempre un piacere confrontarsi...

I 3 migliori libri consigliati di Jostein Gaarder

Il mondo di Sofia

Con quella connotazione di svolta nella considerazione della narrativa per bambini o ragazzi come mera introduzione alla lettura, questo romanzo è diventato un bestseller nel momento stesso in cui si indovinava la sua natura duratura, la sua nozione di classico. del Piccolo Principe o La storia infinita.

Ognuno di loro, dal prisma rivoluzionario della letteratura per i giovani, si è trasformato nella base di una storia della letteratura intesa fin dalle fondamenta del primo apprendimento mondiale.

L'indimenticabile Sofia appare come l'umano aperto senza condizioni alla conoscenza, alla conoscenza. La lettera che finisce per muoverla verso la conoscenza del mondo è la stessa che tutti troviamo ad un certo punto della nostra vita, con domande simili sulla verità ultima di tutto.

Il tocco di mistero del romanzo è stato un'innegabile attrazione per i giovani lettori, la simbologia delle sue scene ha affascinato molti altri adulti aperti in quel salvataggio del primo sé esposto al mondo con il quale subiamo una mimica magica per tornare a quelle vecchie domande che non siamo mai riusciti a rispondere affatto.

Pensare a ciò che siamo e alla nostra fine è un continuo ricominciare. E Sofia, quel simbolo etimologico di saggezza, siamo tutti.

Il mondo di Sofia

L'uomo con i burattini

Il nostro rapporto con la morte ci porta a una sorta di convivenza fatale dove ognuno assume il conto alla rovescia nel miglior modo possibile. Morire è l'ultima contraddizione, e Jostein Gaarder lo sa.

Il protagonista di questa nuova storia del grande autore è in un momento particolare di avvicinamento ai dubbi più profondi sulla morte, quelli che evitiamo con la nostra quotidianità. Jakop vive solo e la solitudine è il preludio alla morte.

Forse è per questo che Jakob insiste nel licenziare persone decedute sconosciute. Jakop inizia a visitare le pompe funebri per licenziare i coetanei con cui non ha mai condiviso nulla, e li espande ad altri che vengono anche a salutare.

Ma ciò che Jakop non capisce è che, nonostante la sua età avanzata, può sempre esserci spazio per i benvenuti nella vita, non importa quanto insista che tutto ciò che deve fare è abituarsi a dire addio.

L'uomo con i burattini

La terra di Ana

Conosciuto per la capacità di Gaarder di presentare meravigliose miscellanee tra l'allegorico e il prosaico, questo libro continua la linea di opere precedenti come Il mondo di Sofia, Il mistero di Natale o L'enigma e lo specchio, una sorta di saga tra il filosofico e il fantastico riprende anni dopo con questa Terra di Ana piena di impegno sociale e critica nei confronti della nostra civiltà spinta in un'apparente evoluzione che nasconde una frenetica involuzione distruttiva.

I progressi sociali sono di scarsa utilità se il capitalismo sfrenato esaurisce le risorse e sfrutta eccessivamente tutto. La storia inizia con il compleanno della piccola Ana e con un regalo enigmatico e apparentemente innocuo.

La brillantezza del rubino dell'anello ci porta a una fantasia distopica a cui Ana decide di partecipare per evitare il disastro che attende le nuove generazioni. Dal 2012 al 2028 un viaggio di sensibilizzazione per bambini e adulti.

La terra di Ana
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