L'ombra del dubbio su un personaggio è un fattore di disturbo in qualsiasi thriller o romanzo poliziesco degno di questo nome. A volte, il lettore stesso partecipa a una certa complicità con lo scrittore, che gli permette di intravedere oltre ciò che i personaggi sanno del male.
In altri romanzi partecipiamo alla stessa ignoranza o cecità di uno qualsiasi dei personaggi.
Entrambi i sistemi sono ugualmente validi per costruire un romanzo giallo, thriller o quant'altro, al fine di catturare tutta l'attenzione e la tensione del lettore.
Ma ci sono situazioni estreme in cui finisci davvero per soffrire del personaggio e sei felice di non essere lui. Il mondo della narrativa offre moltissimi approcci, alcuni dei quali estremamente perfidi e, perché non dirlo, anche accattivanti nella sua lettura...
Se avesse fatto qualcosa di orribile, lei lo avrebbe saputo. O no?
Sappiamo tutti chi è: l'uomo che abbiamo visto in prima pagina su tutti i giornali accusato di un terribile crimine. Ma cosa sappiamo veramente di lei, della persona che le tiene il braccio sulle scale del tribunale, della moglie accanto a lei?
Il marito di Jean Taylor è stato accusato e assolto anni fa da un terribile crimine. Quando muore improvvisamente, Jean, la moglie perfetta che lo ha sempre sostenuto e ha creduto nella sua innocenza, diventa l'unica persona che conosce la verità. Ma quali implicazioni avrebbe l'accettazione di quella verità? Fino a che punto sei disposto ad andare per mantenere la tua vita significativa? Ora che Jean può essere se stessa, c'è una decisione da prendere: tacere, mentire o agire?
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