Prima di tutto devo dire che questo grande libro che sto citando qui oggi, fa una coppia meravigliosa con Cadono le stelle cadenti, con un'ambientazione simile nella Madrid ottocentesca, solo nel secondo caso con un punto di maggiore fantasia attorno al mistero.
E concentrandosi su La tabacchiera, penso che alla nostra letteratura sia sempre mancato uno Sherlock Holmes e di conseguenza un Conan doyle. Non è mai troppo tardi per trovarlo sotto la giusta paternità, quella di Javier Alonso García-Pozuelo. Il suo personaggio, il nostro nuovo eroe della polizia nazionale si chiama l'ispettore Benítez, un poliziotto in procinto di abbandonare quella dedizione che lo ha condotto per decenni per le strade della Madrid ottocentesca, con le sue luci e le sue ombre.
Anche se in realtà il buon Benítez sapeva di più delle ombre di Madrid, in particolare quelle del quartiere di Latina, dove ciò che era rimasto era molto più di quanto ci si potesse aspettare, in quel tipo di decadenza tra i barlumi speranzosi del cambio d'epoca.
Quindi, dopo tanto tempo tra la sporcizia di quelle strade senza legge, Benítez potrebbe non essere al meglio per mostrare le sue abilità. Ma non c'è altra scelta che occuparsi del caso della cameriera Ribalter.
La poveretta è risultata morta. E il povero Ribalter dovrà indubbiamente tirare un altro servitore per coprire il loro buco, non senza abbastanza scocciature organizzative per chiedere il risarcimento dei danni causati dall'omicidio della giovane.
Una cosa che Benítez sapeva molto bene dopo tanti anni di dedizione era che non esistevano indizi facili in omicidi insidiosi come questo. Il semplice assassino può uccidere alla luce del giorno spinto dalla rabbia. L'assassino che si rifugia in solitudine non lascia mai un indizio facile.
Quindi i campioni di furto come movente finale non convincono Benitez e quindi il suo fedele assistente Ortega.
E da quel momento ci godiamo il più puro puzzle holmesiano. Interessi, denaro, passioni scatenate, frustrazioni, miserie nascoste... Il classico maremagnun in cui niente è ciò che sembra e ciò che alla fine sembra non è.
Le prove che portano all'assassino di solito sono sempre dettagli minuziosi, così piccoli da essere nascosti come un filo di tabacco in una tabacchiera.
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