In the Wild, di Charlotte Wood

Nella natura selvaggia
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Una sinistra allegoria delle donne di oggi. Detto così può sembrare un giudizio pretenzioso, ma lo sono anche le impressioni soggettive. E non fa mai male dirle per avviare un dibattito su un'opera di finzione con un certo punto di denuncia e polemica.

Nel Libro Nella natura selvaggia Accompagniamo dieci donne prigioniere senza sapere veramente perché sono così. Vagano semplicemente in giro al comando della voce del loro padrone.

Lampi complementari di ciò che quelle dieci donne erano fino all'attuale fatidico scenario sembrano cercare una giustificazione per il loro deplorevole stato attuale. Erano donne normali, integrate nella ruota di oggi, adattate a schemi, standard e mode...

Le conclusioni possono arrivare alla fine del romanzo, ma strada facendo si intravede già l'idea della scrittrice, che altro non è che tracciare profili normali di qualunque donna nella società odierna, delle differenze ancora marcate tra ruoli maschili e femminile, della frase anticipata che può supporre di non raggiungere certe aspettative.

Se le donne sono più esposte a questi rischi della schiavitù moderna, è una cosa che non valuterò, ma è vero che le etichette sono sempre più difficili da rimuovere nel loro caso. Forse dalla finzione si capisce meglio, o si può entrare in empatia in modo migliore. Una drammatica, folle fantasia, iperbole sulle donne e le loro circostanze avverse.

Proposta interessante che offre un nuovo punto di vista mentre posa, rigorosamente trama, un thriller suggestivo. Che ne sarà di quelle dieci donne drogate e trasferite in uno spazio remoto? Cosa affrontano realmente nella loro ignominiosa prigionia?

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2 commenti su "In the wild, di Charlotte Wood"

  1. Ciao Juan, ti seguo da un po'... pensi davvero che lo sfondo del romanzo sia “disegnare profili normali di qualsiasi donna nella società odierna, delle differenze ancora marcate tra ruoli maschili e femminili, delle anticipate condanna che può presumere di non soddisfare determinate aspettative”. O forse potrebbe riferirsi a una critica più orientata al ruolo costruito per le donne nell'interazione con la società e che verrebbe fuori se nulla di tutto ciò fosse presente, lo dico per il contenuto e il titolo del libro, ovviamente c'è molto di più dietro al thriller, che spaventa... adoro le tue recensioni!

    risposta
    • Ci sono profili intesi come normali che, in questa nostra società, si rivelano un autentico thriller, sì.
      grazie

      risposta

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