Di bestiame e uomini, di Ana Paula Maia

Di bestiame e uomini
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Non avevo mai smesso di leggere un'opera palesemente animalesca. Ma quando ho controllato wikipedia per scoprire questo autore, Ana Paola Maia, pensavo che almeno avrei trovato qualcosa di diverso. Influenze come Dostoevskij, Tarantino o Sergio Leone, considerate così, intrecciate, annunciavano una trama, quantomeno, diversa.

E così è. Cominciamo dall'incontro con Babelia Edgar Wilson, macellaio di professione e condannato a subire l'insormontabile contraddizione del suo lavoro con la sua natura compassionevole, soprattutto nei confronti degli animali. In questo strano terreno di contraddizione umana ci stiamo muovendo, scoprendo il buon vecchio Edgar alle prese tra strane giustificazioni per continuare a uccidere bestiame e la remota idea di cambiare tutto un giorno.

E all'improvviso quel giorno arriva. Non sappiamo con certezza cosa stia succedendo. Il mattatoio è in fermento con un'attività frenetica. Diverse parti in tensione sono scomparse dalla catena di produzione. La vecchia impalcatura degli animali esaurisce le vite per correre.

Certo, intuiamo chiaramente che Edgar ha molto a che fare con questa scomparsa, potrebbe aver finalmente preso provvedimenti in merito. Il resto degli operai si dedica alla ricerca del bestiame smarrito, senza spiegare molto bene cosa possa essere successo.

L'imperscrutabile piano di Edgar punta alla liberazione degli animali, al loro trasferimento in un pascolo celeste dove gli animali potrebbero condurre una vita dignitosa e una morte naturale. Ma non è esattamente ciò che accade.

Quando scopriamo la verità, ricca di dettagli (gli influssi tarantine erano gravi) si risveglia in noi il lato più riflessivo (anche gli influssi di Dostoevskij erano gravi) E così abbiamo varcato i confini dell'anima umana per raggiungere uno spazio di confluenza con l'anima di animali. La filiera della carne, con cui sfamare tante bocche nel mondo, manca di umanità, vero. E forse gli animalisti dovrebbero concentrare le loro forze su questo tipo di sterminio concertato, presunto ea sua volta necessario.

Una storia di sensibilità viscerale, di emozioni tra l'escatologico e il macabro. Senza dubbio un'opera letteraria diversa.

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1 commento su «Di bestiame e uomini, di Ana Paula Maia»

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