A mio completo parere, ritengo che gli alter ego letterari siano stati giustamente inventati per essere più liberi. Come eterno scrittore in erba, confesso che una moltitudine di alter ego circola come prole bastarda (cacofonia interessante) attraverso molti dei miei libri. Il punto è che questo cameo dell'autore tra le sue pagine è sempre gratificante per poter mettere i punti sulle i per quanto riguarda i personaggi e gli scenari sollevati. E a volte, perché no, con il nostro alter ego ci accingiamo a vivere quell'altra vita che è rimasta nel calamaio.
Jose Maria Merino ci offre in questo Libro Avventure e invenzioni del professor Souto a quell'"altro me" che ha la possibilità di realizzare tutti i sogni in sospeso dell'autore. E come capita a tutti noi, la prima cosa che risalta nella creazione del giusto insegnante è la sua capacità di fare ciò che ne viene fuori.
Ma rimane sempre l'autore, con il suo particolare costume da superuomo delle lettere che può tutto ma allo stesso tempo determinato a visitare ancora e ancora il suo creatore, per mostrargli i suoi progressi, per gioire della sua libertà.
Era sempre lì, accanto allo scrittore, in attesa del suo momento per farsi largo dalla pagina 1 del libro che lo aspettava. E sa tutto dell'autore perché lo ha accompagnato ogni secondo, ed è stato forgiato dalle sue idee e fantasie, indispensabili per trasporre dalle aride lande desolate dei generi di saggistica al rigoglio della narrativa.
Un libro interessante sul famoso scrittore José María Merino, raccontato da quell'ombra creativa che accompagna sempre un autore, in attesa del suo momento per assumere un imprevedibile alter ego che potrebbe finire per sorprendere il suo autore.
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