I 3 migliori film di Paul Mescal

A meno che un giorno non si venga a sapere che Paul Mescal è imparentato con qualche famoso regista, produttore o altro (ero già deluso Nicolas Cage pensando che fosse lì solo per le sue interpretazioni), ci troviamo di fronte al prototipo dell'attore scolastico che finisce per raggiungere la gloria. E data l’invadenza di questa professione, l’effetto Mescal continua a giustificare l’esistenza delle scuole di interpretazione.

Perché Paul Mescal affascina i più accademici e alla fine convince il pubblico. Tutto questo senza essere affatto un galante, attingendo al carisma di chi sa quello che fa quando si tratta di recitare. Questo è ciò che conta dal punto di vista del cinema come dispositivo industriale.

Benvenuto quindi a Paul Mescal e avventuriamoci alla scoperta della sua filmografia. Da un inizio minoritario ma determinato, una crescita tra serie e film e l'arrivo in Gladiatore 2 come attore principale del film... Quasi niente!

I 3 migliori film consigliati di Paul Mescal

Doposole

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Qualsiasi film che approfondisca le relazioni genitore-figlio ha molto da perdere per uno spettatore come me, che lo ha fatto Big Fish visto, rivisto e idealizzato. Ma non ci si può mai chiudere davanti a qualcosa di così succoso, il rapporto con un padre, con i suoi schemi necessariamente diversi da quello materno, con un background diverso (attenzione, né migliore né peggiore, solo diverso).

Questa volta si tratta di Sophie e Calum, di quel viaggio verso la conoscenza. Prima tenendosi per mano e poi completamente soli. Perché con un padre ci sono sempre domande in sospeso, dubbi e sospetti che possa esserci sfuggito qualcos'altro.

Mentre Sophie riflette, ci conduce verso quella patria perduta dell'infanzia con la strana gioia condivisa ma anche con la malinconia di una vacanza trascorsa con suo padre 20 anni fa. Ricordi reali e immaginari riempiono gli spazi tra le immagini mentre cerca di riconciliare il padre che conosceva con l'uomo che non aveva mai conosciuto.

desconocidos

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Ricordo quel film Robin Williams tra il fantastico e il malinconico in cui realizza la depressione e i suoi scenari sconcertanti. Partiamo da quell'idea per affrontare un nuovo dramma con quella lucidità sconcertante sull'anima che finisce per essere un fantasma secondo le tradizioni di qualsiasi civiltà del mondo...

Dramma romantico con tocchi di fantasia che adatta il romanzo Stranieri dell'autore giapponese Taichi Yamada. Adam (Andrew Scott) è uno scrittore solitario che, dopo un incontro casuale con il suo vicino Harry (Paul Mescal), inizia con lui una relazione intima ed emotiva. Ma Adam, nostalgico della sua infanzia perduta, decide di visitare la casa della sua infanzia. Lì, in un lontano passato, scopre che i suoi genitori, morti da tempo, sono vivi e sembrano avere la stessa età del giorno in cui morirono. Riuscirà Harry a salvare Adam dai fantasmi del suo passato?

Le creature di Dio

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Sai che niente andrà bene. Perché tutto funziona contro di te. Circostanze intrise di morale, tradizioni e costumi, stereotipi e ferme condanne dei luoghi piccoli. Città e villaggi dell'Irlanda o di Teruel dove ognuno porta, o impicca (a seconda delle famiglie o di altri poteri conferiti), sambenitos o meriti.

In un villaggio di pescatori irlandese sferzato dalla pioggia, una madre mente per proteggere suo figlio. Questa decisione ha un impatto devastante sulla sua comunità, sulla sua famiglia e su se stessa. La madre non aveva altra scelta e non ha altra scelta affinché il figlio possa riunirsi lì, nella terra da cui proviene, prima di perdersi nel vasto mondo a cui potrebbe non poter più appartenere.

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