I 3 migliori film di Emily Blunt

Partendo dall'aneddotica, trovo le somiglianze che si scoprono negli interventi televisivi tra Emily Blunt e Jennifer Lawrence. Entrambi condividono una fiducia in se stessi che rompe con i vecchi canoni, come dovrebbe essere, di attrici come dive più serie, sempre ieratiche con poca vita da sviluppare oltre le loro interpretazioni cinematografiche. E così la tensione si sposta su ragazzi come Tom Cruise, mummificato per la causa dell'impossibile ed eterna giovinezza.

Sarà qualcosa che l'amica Emilia è già tornata da tutto. Il punto è che quella naturalezza che rende accessibili e umanizza attori e attrici è sempre gratificante. Anche se senza dubbio nel caso di Blunt la questione va oltre e suppone un plusvalore come attrice. Perché naturalezza denota fiducia, ingegno, creatività, tutte quelle doti che danno sicurezza nell'arte in cui si è immersi.

E dall'altra parte delle telecamere sembra che stia accadendo qualcosa di simile. Non so fino a che punto Blunt contribuirà con le sue dosi di improvvisazione una volta che l'essenza di ciascuno dei suoi personaggi sarà nota. La questione è che la credibilità più assoluta confina con le sue carte. E questo torna sempre a vantaggio dei film in cui appare. Se a questo aggiungiamo che per caso o per gusti particolari molti dei suoi ruoli sono limitati a una sorta di suspense, le cose per me assumono una dimensione maggiore data la mia predilezione per quel tipo di genere.

I 3 migliori film di Emily Blunt consigliati

Un posto tranquillo

DISPONIBILE QUI:

La seconda parte ha più azione perché la trama doveva essere stimolata in qualche modo in un sequel. Ma ciò che è veramente magico di questa proposta è come riesce ad agganciarci dalla tensione costante alla calma morta. L'immobilità dell'animale che sta per essere predato, dell'umano che sta per essere attaccato dall'alieno... Emily Blunt consegnata alla causa dell'angoscia trasferita al fisico, allo sguardo, al rictus, a qualsiasi gesto.

Perché ovviamente i dialoghi devono essere equi in modo che gli alieni non li diano la caccia. In effetti, la famiglia Abbott avrebbe potuto essere salvata in sicurezza parlando nel linguaggio dei segni con la figlia Regan. Segue la storia di una famiglia che vive in una casa nei boschi di New York, facendo attenzione a non emettere alcun suono. Se non ti ascoltano, non possono darti la caccia...

Ai confini del domani

DISPONIBILE QUI:

Più che alieni... In questa occasione appunto la compagna di Tom Cruise in un film dove interpreta perfettamente un'eroina postmoderna, praticamente apocalittica tra l'oggi e quel domani distopico che può attenderci. La domanda è se lei e il suo amico Tom riusciranno a raggiungere l'ucronia, a proporre un'alternativa al mondo sconfitto.

In futuro, una selvaggia invasione aliena della Terra mirerà alla distruzione della razza umana. La storia si svolge proprio in questo momento, dove un uomo (Tom Cruise) e una donna (Emily Blunt) fanno tutto il possibile per resistere all'attacco e impedire così la loro scomparsa. Il protagonista è uno dei soldati più esperti coinvolti in questa cruda guerra, dal momento che vi combatte da molto tempo.

Il giorno in cui muore durante il combattimento, rimane bloccato in un loop continuo in stile "Stuck in Time", che lo farà risorgere costantemente e inevitabilmente, rigenerandosi ancora e ancora nello stesso giorno in cui muore per combattere e morire di nuovo. . Ogni giorno che passa, il soldato muore di nuovo. Il suo obiettivo ogni volta che si risveglia è diventare un guerriero ancora più letale in grado di fermare l'invasione aliena.

Dopo numerosi tentativi, si renderà conto che la sua missione è evitare l'attacco, poiché l'esperienza gli mostra che una volta iniziata la conquista aliena, la razza umana non ha possibilità di sopravvivenza. Il protagonista dovrà modificare gli eventi all'interno del loop in cui è intrappolato per evitare lo sterminio dell'uomo, l'annientamento del nostro pianeta e la sua morte. In questo modo il soldato scoprirà la vera importanza di ogni atto e le sue conseguenze, e tutto ciò che si nasconde dietro...

Oppenheimer

DISPONIBILE QUI:

In un ruolo molto più moderato rispetto a quelli citati sopra, Emily porta gran parte della tensione della trama intorno al personaggio capace di ideare la bomba atomica. Lei è la voce della coscienza non solo del fisico capace dell'idea atomica rivolta verso il più sinistro, ma di un'intera civiltà che si porta sulle spalle Oppenheimer. Perché la Guerra Fredda poteva fare qualsiasi cosa una volta che qualcuno avesse premuto il pulsante rosso.

Tra colpi di scena flashback, Blunt sembra sempre dare consistenza al ruolo del fisico esposto al mondo come nuovo ecce homo che deve accollarsi la colpa atomica come nel giudizio finale.

Senza essere un film frenetico in termini di trama (logicamente in quanto è una biografia), il formato ha quella nota di svolta capace di aver cambiato il mondo, al di là di tutto ciò che la creazione e l'uso puntuale delle bombe atomiche...

tariffa postale

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati dei tuoi commenti.