L'estate scorsa di Silvia Blanch, di Lorena Franco

L'estate scorsa di Silvia Blanch
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C'è sempre una storia, una trama che segna il prima e il dopo. Almeno in un caso emblematico di uno scrittore con qualità e tenacia come Lorraine Franco. E molti sono quelli che lo considerano "L'estate scorsa di Silvia Blanch" È quell'inflessione che segna palesemente verso l'alto, indicando un successo clamoroso. E che Lorena rende compatibile la sua carriera letteraria, come se non bastasse, con la sua interpretazione di attrice e modella.

Concentrarsi sul romanzo, e avvicinarsi nello specifico a un paese intorno alla foresta per scoprire un romanzo di suspense, un thriller dalla composizione quasi tellurica, ci avvicina a spazi narrativi magistralmente avvicinati da Dolores Redondo a Baztan.

Ma la verità è che uno spazio paradigmatico della paura come una foresta è sempre un luogo perfetto per risvegliare quel terrore atavico e ancestrale, quel panico che può risvegliarsi come uno spasmo gelido nel silenzio sussurrante della foresta. O per una semplice sensazione o per il richiamo di qualche bestia che si avvicina dall'ombra.

È qui che scomparve Silvia Blanch, tra le fauci di una foresta che, essendo uno spazio boschivo mediterraneo nelle profondità della provincia di Barcellona, ​​non diventa più amichevole e meno cupa di Baztán.

Come lettori scopriamo la città di Montseny in due tappe. La prima quando la tragedia ha preso il sopravvento sulla routine del luogo e la seconda quando qualche anno dopo il giornalista Alex procede ad indagare sulla vicenda di una scomparsa sconvolgente come quella della giovane donna. Tutto per ricreare un articolo di giornale. Solo che a volte la voglia di saperne di più può avvicinarci ad aree della realtà troppo oscure...

Forse in questo spostamento tra due tempi, quello degli eventi e quello dell'arrivo di Alex, possiamo conoscere o intuire più della stessa Alex sui motivi oscuri della scomparsa che additano anche il delitto più efferato.

Ma questo è il minimo perché l'autore ha il compito di incanalare tutta l'intensità emotiva su come Alex affronta la sua indagine e su ciò che dovrà vivere e soffrire in un luogo sempre più minaccioso.

In quella strana ansia che assale gli animi nobili, quando si sentono vicini alla verità quanto lo sono alla morte, Alex non potrà rinunciare a scoprire tutto, perché troppo coinvolto. Perché nelle interviste e nelle passeggiate per i luoghi incontra qualcuno di molto speciale, forse quello che potrebbe essere maggiormente responsabile della scomparsa di Silvia.

Ma ci sono momenti in cui ciò che desideriamo di più è scoprire che la realtà può finire per scuotere tutto, anche i nostri peggiori sospetti, anche le bugie più ovvie. Solo per finire per riconciliarci con la vita, con l'amore e con la morte.

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L'estate scorsa di Silvia Blanch
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