Certe storie sulla follia sono un invito diretto a mondi oscuri dove la mente può perdersi. L'avventura di questa demenza è orientata verso quel riconoscimento del delirio di una trama che non smette di risvegliare il magnetismo di uno strano caso che si tuffa tra il romanzo nero, il thriller e il genere poliziesco.
Un'analogia cinematografica per questo romanzo potrebbe essere il shutter Island, quel film in cui si intuisce che Di Caprio è come una capra (vale la pena la ridondanza) eppure ci si lascia trasportare dalla sua sinistra ricerca della donna scomparsa in un ospedale psichiatrico, all'interno di una scenografia intesa come dentro e fuori una mente avvicinata dalla follia.
Nel caso del romanzo qui recensito, entriamo in una di quelle vite date ai ritmi vertiginosi della grande città. Incontriamo Fabián Alfaro, un genio musicale con il suo violino e appassionato della vita più intensa che trasuda sensualità dalla musica più raffinata al desiderio più esplicito.
Solo poco dopo aver iniziato a leggere scopriamo come il mondo di Fabían, le sorelle Ricart, Nestor Camil o Rogelio stia componendo uno spazio surreale che distrugge la città, che compone un coro verso la vita come straniamento.
La morte, l'assassino che può appartenere a quel mondo violento che osserva i protagonisti o che forse emerge dallo squilibrio, dalla frenesia, dalla nozione di vita come un cammino sul filo di tutte le pulsioni portate all'estremo. La possibilità che tutto sia un sogno di ispirazioni suicide. Eppure il bisogno imperativo di incastrare i pezzi di quel puzzle metà soggettivo e metà reale in una trama che affronti anche sensazioni erotiche sull'orlo della vita o della morte.
Ci sono alcuni personaggi, indubbi per il lettore e altri che vanno e vengono, che arrivano con il loro splendore irreale a risvegliare la confusione sulla loro esistenza ultima, al di là della percezione di Fabian. Herminia è quella donna fatta a immagine e somiglianza dell'immaginazione straripante di Fabián, e potrebbe contenere la chiave di tutto ciò che accade attorno a questi personaggi che si muovono per le strade di una grande città disumanizzata.
Un romanzo che si legge con indubbia ansia per conoscere la risoluzione del caso, ma, soprattutto, per delucidare ciò che era vero.
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