Segreti, di Jerónimo Tristante

Segreti, di Jerónimo Tristante
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Le grandi storie di suspense o di mistero smascherano gradualmente una realtà presentata inizialmente come qualcosa di molto diverso da ciò che alla fine è. Si tratta di graffiare l'orpello per raggiungere nuovi strati in cui si stabiliscono gli approcci più oscuri. Jeronimo Tristante si arrende alla causa dello spogliamento dei personaggi e delle circostanze in un ambiente sociale fatto di una mascherata quotidiana. Non tutti sono così felici nel quartiere elitario che ci viene presentato (qualsiasi somiglianza con Altorreal, a Murcia è una mera coincidenza), né l'amore è vero come vuole apparire.

Le sottili differenze (qui un interessante rapporto tangenziale con vari articoli sulle differenze), segnano il confine tra la verità ultima e la verità necessaria. In altre parole, le apparenze come stile di vita in un ambiente sociale in cui sei tanto quanto hai.

Personaggi costretti a mostrare ostentazione dal materiale al più profondamente emotivo. Solo che si sa già che non si può nascondere per sempre un grande segreto, così come non si può smettere di pensare a un elefante rosa una volta che ti viene chiesto di pensare a un elefante rosa.

Che dire di Jerónimo Tristante e delle storie sugli ambienti chiusi è già una tendenza impostata nel suo precedente romanzo «Non è mai tardi«. E nonostante il fatto che le ambientazioni di entrambi i romanzi siano molto diverse mentre ci spostiamo dai Pirenei a una zona residenziale di alta classe, troviamo alcune somiglianze in termini di alcuni personaggi

La verità ci rende liberi, per quanto cruda possa essere. E almeno, in letteratura, questa premessa si realizza perché come lettori onniscienti che possono passare da una parte all'altra dello specchio scenico, al ritmo proposto dal narratore, sì.

Così, scoprire entrambe le parti serve ad anticipare la catastrofe, a conoscere gli ultimi motivi sepolti spinti dall'invidia, dall'orgoglio, dall'ambizione illimitata. Nel quartiere selezionato di questa storia troviamo potenziali vittime dell'inganno in tutto, dalle relazioni personali ai salti nella politica.

Gelen, il nuovo vicino è il motore che fa partire tutto. È disposta a conoscere i panni sporchi di tanti residenti di Altorreal.

Alla fine, la storia si tuffa in uno strano terreno di suspense. Non c'è un caso concreto ma la causa generale dei segreti. Gelen sta imparando sempre più dettagli su alcuni personaggi che, grazie alla sua abilità nel metterli alle corde, finiscono per confessare le loro vicende e la loro corruzione alle loro più strane affiliazioni.

E così, ci godiamo una particolare trama di suspense satura di strane aspettative attorno a questa raccolta di oscure intimità. Temiamo per Gelen e gustiamo ogni sua nuova scoperta in uno sconcertante modus operandi.

Allo stesso tempo, lo svelamento di quella somma di bugie, mezze verità segrete di accusa morale o penale invita ad approfondire aspetti complementari non così comunemente affrontati in un thriller. Perché ogni segreto comporta una rottura, un graffio a quel tinsel che inizialmente citavo verso la scoperta di un mondo scheggiato, di un quartiere in cui le case brillano mentre le case sono a malapena sostenute sui loro pilastri affondati nella terra in movimento.

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Segreti, di Jerónimo Tristante
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4.7/5 - (7 voti)

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