Che i poli si attraggano è un dettato della fisica. Da lì la madre di tutte le nostre contraddizioni. Le posizioni estreme nell'essere umano finiscono per unirsi a quella sensazione inarrestabile di magnetismo o inerzia. Il bene e il male espongono i loro cataloghi di principi e tentazioni e tutto finisce per essere attratto allo stesso punto del nostro sole dai suoi pianeti.
Lo so, una tesi completamente libera per affrontare le essenze di questa storia tra fede e perversione, religione e carne... Una succulenta biografia romanzata di un personaggio che esprime la sua fede come la fine di un rapporto eucaristico. Comunione tra corpi come la carne di Cristo. L'arrivo all'altro estremo è la via più breve quando il positivo e il negativo si avvicinano a quel punto di non ritorno in cui tutto è gettato verso l'unione inalienabile.
Un romanzo di Antonio Soler o meglio una cronaca di eventi pettinati negli anni. Un ritratto di quella moralità che a volte finisce per esplodere tra restrizioni, autoimposizioni e peccati anche vicini alla virtù dal polo opposto, come quasi tutto ciò che esiste e il suo valore opposto...
Un vero evento. Nascosto con cura dal buio degli anni Cinquanta fino ad oggi. Un prete che una parte della città considerava santo. Molti lo consideravano un illuminato. Per altri, non era altro che un uomo depravato che usava la religione per soddisfare i desideri più oscuri. L'altare fu usato per il suo martirio o per una profanazione sacrilega?
Elevazione spirituale, cerimonie sensuali, matrimoni erotici, orge. La segretezza, gestita dal regime franchista e dalla Chiesa, coinvolgeva questo personaggio, Hipólito Lucena. Un ragazzo che è entrato in seminario inseguendo l'ombra di san Bruno, l'ascesi, il silenzio, ed è finito avvolto in una leggenda di perversione. Questa è la sua storia.
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