I 3 migliori libri del grande Tom Sharpe

A metà strada tra John kennedy toole y Charles Bukowski, e prendendo il meglio di ognuno, troviamo un Tom Sharpe Manager raccontare la vita come una sorta di grottesco agli inglesi con reminiscenze sudafricane e persino evocazioni ispaniche, mentre terminava i suoi giorni nella città di Girona di Llafranch.

Senza arrivare al ridicolo estremo di Ignatius Really, il grande personaggio di Kennedy Toole ne La Confederazione degli Stupidi, né immergersi nell'umorismo acido e nella visione corrosiva, sporca e irriverente del mondo di Henry Chinaski, alter ego di Charles Bukowski, il grande Tom Sharpe ha saputo scomporre, nella maggior parte delle sue opere, tutte quelle etichette di superiorità morale e anche educativa di cui le classi abbienti si vantavano con una punta di iperattività culturale.

Niente di meglio di un antropologo per effettuare una dissezione letteraria del mondo in cui viveva, di una società sempre mossa dalle sue intense contraddizioni tra apparenze e motivazioni ultime...

E perché non farlo con umorismo? Perché non gridare di nuovo che l'imperatore è nudo tra lo stupore del popolo? Con quel tocco corrosivo che accompagna l'umorismo maturo di tutto, Tom Sharpe ci ha fatto, e ci fa divertire con personaggi come Wilt, sicuramente un protagonista non così apprezzato come dovrebbe, all'altezza dei più grandi.

Qui salvo un volume di luglio 2020 che raccoglie tutto quello che ha scritto Sharpe sul suo grande Wilt:

Tutto appassisce, Sharpe

Grazie principalmente a Wilt, ma anche a tanti altri protagonisti di altre saghe, Tom Sharpe ha potuto presentarci una storia che puntava alla polizia o al mistero per finire per dotare una storia di esilarante umorismo, con quel tocco di amarezza che può rimango dopo una risata sulle miserie dell'essere umano..

I 3 migliori romanzi di Tom Sharpe consigliati

Appassire

Come ho detto, Wilt è una sorta di quell'altro lato dello specchio della nostra realtà, un personaggio che dovrebbe occupare un posto preferenziale nella platea dove l'immaginazione di tanti scrittori dispone le loro creazioni in modo che finiscano per contemplare il mondo. E Don Chisciotte, Ignazio Veramente, Gregorio Samsa o Max Estrella non ridono mentre osservano il ridicolo della realtà, quella costruzione di volontà soggettive, pulsioni e contraddizioni sepolte come vittime di un romanzo a parte.

Comunque, digressioni a parte, in questo romanzo incontriamo l'eccentrico Wilt in quel preciso momento in cui dà finalmente libero sfogo a tutte le sue eccentricità, quel momento di liberazione in cui Wilt scopre che non vale la pena continuare con la farsa. una bambola gonfiabile, che se non ricordo male appare sepolta nella stessa scuola dove lavora Wilt, o insieme ad alcuni agenti di polizia abbagliati dalla felicità di un uomo sull'orlo di una catastrofe, ci invita a ridere di quell'assurdità di cui parlavo prima . .

Un grottesco diffuso nel sistema educativo con la scusa di un professore Wilt in piena effervescenza. In generale si tratta di uno scenario al limite del ridicolo che può essere proiettato in qualsiasi ambiente, anche se focalizzato in questo caso sull'Inghilterra classista. Un romanzo sulla variabilità dei principi indicati da Groucho Marx, e se quei principi non ti piacciono puoi sempre ricorrere ad altri...

Wilt, Tom Sharpe

La grande inchiesta

Dalla cacofonia di un protagonista di nome Frederick Frensic entriamo in un romanzo sullo stridore del mondo della cultura e della letteratura per essere più precisi.

L'industria del libro ospita gli esseri più strani, mossi da ogni tipo di pulsione, da quella sessuale a quella patrimoniale. Quando l'agente letterario Frederick Frensic legge il romanzo "Pausa, o uomini, davanti alla vergine", titolo che non inviterebbe mai alla lettura e che alla fine finisce per essere un'opera che Federico definisce il culmine della narrazione.

Solo dopo il manoscritto incontra un autore che non vuole rivelare il suo nome. E naturalmente la faccenda finisce per essere una vera caramella per tutti i mostri di un settore mosso da interessi reputazionali che nascondono esigenze pecuniarie e che covano indicibili brame di profitto con cui conquistare il mondo della cultura. Quindi, quando la serie di personaggi entra in azione attorno a questo libro e alla sua pubblicazione, godiamo di incontri tanto dolorosi quanto esilaranti, con personaggi che non si sminuiscono a vicenda nella loro grandezza umoristica di ridicolo e sono capaci di uccidere, bruciare o sparare a chiunque per ottenere quel briciolo di gloria che pensa di aver sempre meritato.

La grande inchiesta

Il temibile Blott

Potrei concludere questa classifica con uno qualsiasi dei sequel di Wilt, ma non fa mai male scavare nelle profondità della bibliografia di un autore per continuare a trovare nuovi scenari che forniscono aria fresca e che scoprono il virtuosismo dell'umorismo aperto a una gamma più ampia di opzioni più sorprendenti.

In larga misura, il successo narrativo di Sharpe risiede nella sua revisione comica del tragico, nella sua facilità nel presentare trame umoristiche e critiche.Il triangolo tra Lay Maud, suo marito Sir Lynchwood, che lascia il signore nel bagagliaio non appena se ne va casa, e il giardiniere Blott, che proietta su Lay Maud i suoi desideri più profondi di prosperità e piacere, indica una di quelle implosioni comiche che si completano con una società costernata con la somma di eventi e oscenità che risvegliano il loro morale e li preparano a una streghe moderne che possono metterle fine a tutte.

Il temibile Blott

Altri libri consigliati di Tom Sharpe...

vizi ancestrali

La storia inizia il giorno in cui un magnate inglese decide di dare libero sfogo alla sua malvagità per dirigerla nientemeno che contro i suoi stessi parenti e soci della multinazionale da lui presieduta. Per fare questo si avvarrà dei servigi di quello che in teoria è il suo principale nemico, un professore universitario con un'ideologia di sinistra e una notevole ingenuità riguardo alle cose della vita, a cui commissiona di scrivere una storia della sua famiglia.

Ma se già l’inizio è pazzesco, lo sviluppo sarà pazzesco. La sedia a rotelle automatica utilizzata dal vecchio Lord Petrefact assumerà una vita propria; La professoressa si sentirà stimolata eroticamente da un subnormale che decora la sua cucina con foto di uomini muscolosi; Qualcuno commetterà un crimine involontario e tutti i segni indicheranno una persona innocente.

E questo è solo un breve riassunto della serie di assurdità che si susseguono in questa storia di vendette machiavelliche e passioni represse, di confusioni e battute d'arresto, cadute e disastri, in cui Tom Sharpe si dimostra in ottima forma, tanto capace quanto è sempre tessere la trama più selvaggia e portarla alla fine più oltraggiosa.

vizi ancestrali
5/5 - (5 voti)

12 commenti su “I 3 migliori libri del grande Tom Sharpe”

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati dei tuoi commenti.