I 3 migliori libri di Juan Marsé

Al di là di uno dei suoi ultimi libri di natura più intima com'era Collezione particolare, la bibliografia di Juan Marse Si estende dagli anni '60 fino alla sua morte nel 2020 in una varietà di opere con l'inconfondibile timbro Marsé che traboccano dall'esistenzialismo romanzato, innumerevoli volte incentrate sulla società spagnola del dopoguerra.

Moltitudine di storie che si accalcano tra le migliori e le peggiori delle anime esposte alla miseria. Romanzi che forniscono conoscenza e prospettiva sull'individuo in un ambiente sociale decadente, segnato dalla sconfitta e dall'indottrinamento.

Leggere Marsé è scoprire una sorta di genialità letteraria in mezzo a scenari devastati dalla miseria morale, implicando un impegno e una necessaria posizione critica sul potere e sulla stratificazione sociale.

Per salvare i tre migliori romanzi di Juan Marsé devi pensare molto. Tra quella magica uniformità di trama, ogni romanzo finisce per essere un gioiello della sua opera letteraria nel suo insieme. Tuttavia, come sempre, mi bagnerò.

3 romanzi consigliati di Juan Marsé

La ragazza con le mutandine d'oro

Luys Forest, vecchio scrittore falangista, vedovo e con un prestigio letterario già ridotto quasi a nulla, si dedica alla stesura delle sue memorie, nelle quali ritocca incessantemente il suo passato per convertire fatti volgari, spiacevoli o scomodi in ciò che sembra più romantico, poetico agli occhi Lui. sei appropriato nella situazione attuale; Al suo fianco, la nipote Mariana (la ragazza dalle mutandine d'oro, che dà al romanzo un ironico titolo balzaciano) lo importuna come una voce lacerata e cinica che combatte le fabulazioni bugiarde dello scrittore.

Ma in questo gioco di disinteressatamente ricostruire la verità sul suo passato, ci sarà una cascata di sorprese che forniranno un finale inaspettato al libro. La storia, che inizia come una satira politica, contrapponendo la "spazzatura retorica" ​​di Forest alla franchezza corrosiva di Mariana, penetra gradualmente in aree sempre più profonde che aggiungono una dimensione insolita al romanzo.

La satira si conclude con un'ambigua e misteriosa storia di fantasmi, tra Borges e Henry James, che rende quest'opera di Marsé la più ambiziosa di tutte le sue. A partire da una serie di situazioni e personaggi caratteristici della sua produzione. "La ragazza dalle mutandine d'oro" va molto oltre, arricchendo le sue prospettive e regalandoci il più completo e maturo dei suoi libri.

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Ultimi pomeriggi con Teresa

Le grandi cose hanno il loro inizio e la loro fine segnati. Gli ultimi pomeriggi con Teresa suonano come imparare e la sera tardi tra luci soffuse che invitano alla maturità come un'ombra di ciò che era la vita...

In queste pagine assistiamo alla nascita di una delle geografie letterarie più potenti e durature del nostro tempo, quella Barcellona del dopoguerra scritta nel silenzioso controluce della memoria. E incontriamo anche due personaggi la cui lunga e felice convivenza con diverse generazioni di lettori li ha trasformati in miti, in incarnazioni ideali del loro tempo: Teresa, una studentessa universitaria ribelle e di sinistra, figlia della borghesia catalana, e un'immigrata murciana, una attraente ragazzo detto "Pijoaparte", vivono una storia d'amore che riflette tutte le contraddizioni di un'epoca, lo splendore e la miseria delle classi sociali, l'ingenuità dell'impegno facile e l'amarezza e il risentimento dei perdenti, abitanti di un esilio interno in cui, forgiati in tante sconfitte, sognano ancora come bambini.

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L'incantesimo di Shanghai

Nella Barcellona del 1984, il capitano Blay, con la testa fasciata e i suoi sospetti sulle fughe di gas che stanno per far saltare in aria l'intera città, passeggia per il quartiere, ancora scosso dall'agonia della guerra perduta e accompagnato dal lamento spettri dei suoi figli morti.

Il piccolo Daniel lo accompagna per quelle strade postume, dove incontrerà i fratelli Chacón, che custodiscono il cancello d'ingresso della casa dove Susana, una ragazza con una malattia polmonare, figlia della signora Anita, è convalescente. Kim, un rivoluzionario, è fuggito dal paese e annebbiato dal mitico bagliore dei bracconieri.

Presto alla casa arriverà un amico e compagno di viaggio di Kim, Forcat, che racconterà ai bambini l'avventura rischiosa che il padre della ragazza intraprese a Shanghai, di fronte a nazisti assetati di sangue, spietati sicari e donne fatali che si imbatterono nella sua strada. i cabaret più sordidi della città proibita.

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Altri libri interessanti di Juan Marsé

Code di lucertola

A volte penso che opere più recenti di questa forse dovrebbero meritare l'onore di salire sul podio, ma il premio nazionale per la narrativa che adorna questo romanzo con il suo cordone brillante mi ricorda sempre quei personaggi emblematici che ne occupano le pagine, senza dubbio uno dei più fertili microcosmi della letteratura spagnola attuale.

I personaggi indimenticabili di questo romanzo, come la tenera e straziante coppia formata dall'adolescente David e il suo cane Chispa, l'innamorato ispettore Galván o Rosa Bartra, la bella rossa incinta, sono dovuti a una tristezza ben precisa e a una truffa storica, ma anche all'eterna truffa dei sogni, qui incarnata dalle apparizioni spettrali di un padre libertario fuggitivo e di un elegante pilota della RAF che, da una vecchia fotografia di rivista appesa al muro, fa da confidente al fantasioso David.

Con questi personaggi, dal linguaggio traslucido che contrasta con la profonda carica emotiva e morale che scorre sotto la trama, Code di lucertola, dotato di una struttura narrativa tanto saggia quanto fantasiosa e mostrando quanto fragili e ambigui siano i limiti tra realtà e finzione, verità e menzogna, bene e male, amore e dolore, corrobora la condizione di Juan Marsé come uno dei più grandi romanzieri, non solo di lettere ispaniche, ma di narrazioni europee attuali.

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E poiché mi sono impegnato a optare per tre opere per ogni autore che recensisco qui, assegnerò casualmente menzioni d'onore, quando opportuno, a quelle opere che non possono essere caricate, ma che potrebbero ex aequo essere posizionate in quella casella onorifica.

In questo caso, citerò Quella distinta puttana, dove penso che Juan Marsé abbia indicato un certo aspetto autobiografico e nella cui trama ha combinato il dopoguerra e la transizione attraverso la risoluzione di un omicidio che è stato, come le libertà della Spagna, nascosto per molti anni.

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