I 3 migliori libri di Gioconda Belli

Gioconda Belli è qualcosa come il musa del sandinismo nicaraguense. I suoi testi della rivoluzione sociale e femminista si manifestano in un'attività poetica e di prosa che, mentre affronta la sua prospettiva del mondo non priva di sensualità, emana anche quell'aroma rivoluzionario in sintonia con un paese che ha trovato nella sua rivoluzione una delle ultime opportunità far credere al mondo che il comunismo potrebbe diventare quell'utopia della giustizia sociale. Le ragioni del fallimento del Sandinismo... sarebbero ben altro da discutere.

Il punto è che questa scala di referenti vitali è penetrata a Gioconda Belli che trovò in tutto il suo spettro letterario un canale incontenibile a metà strada tra la sua immaginazione e la sua coscienza sociale. Qualcosa di simile a un altro dei grandi scrittori nicaraguensi, Sergio Ramirez. Un tandem su cui ruota gran parte della letteratura secolare di questo Paese caraibico.

Nonostante il suo lato poetico, come sempre mi concentrerò sul suo lato più prosaico, compito al quale, come accade con altri scrittori totali che combinano entrambi i generi, trasferisce quella squisitezza estetica che trasforma il descrittivo in un piacere formale tra il crogiuolo di impressioni. ed emozioni.

I 3 migliori libri consigliati da Gioconda Belli

La donna abitata

Come primo grande romanzo di questo autore, pubblicato alla fine degli anni Ottanta, con i resti della dittatura di Somoza che incombono come una nube nera persistente sul Nicaragua, la trama acquista una grande intensità ideologica e di protesta che, data l'evidenza della sua più recente ristampa, dimostra la sua validità come libro di riferimento di quel femminismo rivoluzionario pieno di lotte ma anche di amore.

La nozione del necessario cambiamento dall'uguaglianza attraversa il tempo e lo spazio, risale a un tempo lontano in cui Itzá ha affrontato alcuni conquistatori che hanno offerto la sottomissione o la punizione come prima misura di intervento.

Il testimone di quella donna viene raccolto da Lavinia in un XX secolo assolutamente drammatico per un Nicaragua alle prese con i suoi demoni interni. Lei, Lavinia, avrebbe l'opportunità di liberarsi dai legami con quelle vecchie tragedie nazionali che aleggiano nei suoi giorni.

Ma l'amore e l'impegno a volte costruiscono l'ideale più profondo che una volta conosciuto è trasformativo e inalienabile.

La donna abitata

La pergamena della seduzione

La determinazione della follia o della sanità mentale secondo cui il momento storico può essere considerato oggi come un semplice esercizio controcorrente inteso dalla società del momento come un turbamento dove c'era certamente la chiaroveggenza.

Voglio dire, ovviamente, quella pazza Juana che diamo per scontato oggi ha ceduto a una follia tra le passioni d'amore per un Felipe distaccato e le sue idee stridenti sullo status sociale naturale.

Con il passare del tempo, gli eccentrici personaggi finiscono per diventare protagonisti nei curiosi come i romantici che hanno recuperato la loro figura o come la stessa Gioconda, che invita a reinterpretare una storia raccontata sempre da interessi che occupavano le penne dei cronisti.

Una sorta di Juana sembra rivivere secoli dopo in Lucia. La sua figura evoca sicuramente la vecchia regina, secondo la prospettiva di uno studioso dell'epoca.

Lucia finisce per essere convinta del suo intricato legame con la regina e ci racconterà una nuova storia con lettere maiuscole che costruirà una trama parallela sulla regina e sulla stessa Lucia.

La pergamena della seduzione

Il paese delle donne

Non molto tempo fa mi riferivo al romanzo Il potere, di Naomi Alderman, una storia sull'emancipazione femminile dalla fantascienza.

Il paese delle donne racchiude in sostanza lo stesso approccio, riguardante un cambiamento nell'ordine sociale con le donne come totem. Viaggiamo nel paese di Faguas, dove il Partito della Sinistra Erotica ha guadagnato il potere.

Viviana Sansón guida il nuovo governo e inizia con le sue misure drastiche e impopolari che cercano di allontanare l'uomo da tutti gli strati di potere. La rivoluzione femminista portata all'estremo per porre una succosa iperbole a tratti umoristica e sempre critica.

L'attentato che tenta di cancellare Viviana dalla carta geografica apre una serie di indagini per stabilire chi sia l'assassino mentre continuiamo a osservare un partito erotico di sinistra che suona come una voluta presa in giro, in un certo senso disincantato, delle rivoluzioni frustrate.

Il paese delle donne
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