I 3 migliori libri di Antonio Manzini

L'ombra di Andrea Camilleri È molto lungo nel genere noir italiano, a maggior ragione per un autore e allievo come lo stesso Antonio Manzini. Ma voci nuove come quelle di sandrone dazieri o lo stesso Antonio Manzini è venuto per restare. Nuova linfa che sprigiona quella tendenza e rispetto per un genere nero latino, si può dire che abbia avuto origine da Vaquez Montalban, e che divaga tra il sordido e l'aspro dove corre il male, con il suo punto di critica sociale sugli ingranaggi sociali del nostro mondo ma che si lancia anche a nuove conquiste del genere noir in cui il filone thriller finisce per avere maggior successo a il momento.

Il caso Manzini punta a quel riuscito accostamento dei classici neri mediterranei punteggiati di corruzione, di personaggi oscuri trasferiti dalla nostra realtà, con una trama chiaramente suspense, dove il caso violento, l'omicidio, compone un puzzle che funge da perfetto aggancio per un lettura della tensione massima.

Manzini si muove già con disinvoltura in quell'attuale scenario nero che serve perfettamente alla causa della suspense. Trasformare ogni luogo in quel mondo di straniamento in cui da lettore si può intuire una tensione tagliente tra presenze e comportamenti enigmatici è uno strumento già molto diffuso nel genere. E ogni scrittore di gialli del momento deve saper catturare quel trompe l'oeil capace di nascondere qualsiasi spazio nel nostro mondo per finire per offrire una trasformazione convincente e inquietante.

È molto probabile che la dedizione al mondo della recitazione a tutti i suoi livelli aiuti Manzini in questo compito di travestire i personaggi, dar loro vita tra le ombre della trama e renderli credibili affinché l'insieme del romanzo possa sempre essere percepito pienamente. . autenticità.

I 3 migliori romanzi consigliati di Antonio Manzini

Pista nera

L'apparizione del commissario Schiavone sembra una nuova rinascita dei classici eroi del genere. Eroi sottoposti alle vicissitudini della moralità, sottoposti a contraddizioni umanissime e di fronte ai mondi sotterranei su cui si basa il meccanismo della nostra realtà.

Anche nella descrizione più fisica del personaggio godiamo dell'uomo insoddisfatto del suo destino e della sua dedizione nel riparare i torti criminali. Un piacere scoprire questo nuovo investigatore del male dei nostri giorni.

La morte di un uomo schiacciato da una macchina della neve sulle piste da sci di Champoluc si profila ben presto più che un incidente. Qualcuno ha messo lì il defunto, sperando che la neve nascondesse i fatti e gli indizi per una buona stagione.

Lo schiacciamento definitivo del corpo sotto la macchina fa ben poco per risolvere il caso, ma Schiavone ha la determinazione, nonostante la sua natura contraddittoria, di andare avanti fino alla fine di un'indagine.

Il morto non è una persona qualunque e le motivazioni di Schiavone per chiarire la causa della sua morte si muovono tra interessi oscuri e un interesse schietto. Tra vendetta, passioni portate all'estremo, denaro, amore e l'odio finale che può trasformare tutto.

Pista nera, Manzini

Sole di maggio

Rocco Schiavone. In questo quarto sequel lo conosciamo già abbastanza, con il suo modus operandi, le sue lacune che lo pongono sempre nell'occhio del ciclone e la sua visione distorta del mondo che finisce per orientarlo verso la contorta materializzazione del crimine.

Schiavone ha i suoi poteri ei suoi contatti per svolgere infallibilmente il suo lavoro, finalmente. Ma i suoi movimenti lo mettono anche a rischio costante. Quando la sua casa viene violata e un'amica viene colpita a morte, la sua visione del mondo alla fine crolla.

Ed è qui che Manzini utilizza la sua narrativa più profonda per introdurci al personaggio in cerca di salvezza da attacchi imprevedibili, mentre cerca salvezza dalla colpa e dai rancori del suo passato.

Un viaggio letterario dalle sembianze di genere nero ma anche con un background umano che ci parla di tradimenti, sensi di colpa, di quello zaino che ognuno si porta negli anni... Una storia che compone una tela sociale di tante sfere d'Italia in quelle quel male vaga dove meno te lo immagini.

7-7-2007

Non molto tempo fa ho letto il romanzo 22/11/63, di Stephen King, sull'omicidio di Keneddy e un'affascinante deriva fantasy. L'uso di una data come titolo per un romanzo indica il momento critico, il giorno in cui tutto è cambiato nel bene e nel male, alla svolta, al giorno del delitto irrisolto.

Nel romanzo Sol de Mayo sono sepolti molti aspetti del passato di Schiavone, nascosti con interesse dall'autore per dare corso alla trama senza finire di approfondire quei segreti del commissario. In questa occasione ci gettiamo nella tomba aperta del passato dell'ispettore a Roma.

È stato lì, nella capitale italiana, che Rocco Schiavone ha cresciuto quella che pensava sarebbe stata la sua vita ideale insieme a Marina, sua moglie. Forse era una questione di ambizione o di predilezione per la dolce vita. Il punto è che un giorno si ritrova solo e abbandonato.

Forse nella tua confusione inizi a immischiarti in modo errato nei loro casi. Fino a quando la scoperta di una rete di narcotraffico finisce per fungere da complotto perfetto. Troppi nemici nella sua breve permanenza a Roma... Il prequel perfetto per incontrare un personaggio che sembra re-green il genere nero più tradizionale, punteggiato dal genere più attuale.

7-7-2007 MAZINI

Altri libri consigliati di Antonio Manzini

Fai gioco

Il mondo dei giochi è la chiara dimostrazione che la malavita vince, come le banche. L'enorme quantità di denaro che questa attività muove è direttamente proporzionale al disastro sociale che crea. Niente di più noir di un'indagine sui fili tirati dai magnati del gioco d'azzardo. Perché..., così come si può ingannare la roulette, tutto il resto puzza sempre di inganni e inganni che arrivano anche al livello politico, data la sua impunità e carta bianca per continuare a distruggere vite. Divagazioni a parte, troviamo un romanzo poliziesco che fornisce quello sguardo acido e corrosivo al mondo di gioco.

Un omicidio nel casinò di Saint-Vincent, uno dei più prestigiosi d'Europa, fa precipitare Rocco Schiavone nel mondo del gioco compulsivo, del gioco d'azzardo e dell'avidità. Nonostante la complessità del caso, il vicecapo non riesce a liberarsi dal suo passato... e rimettere in sesto la sua vita diventa più difficile perché su di lui incombe ancora l'ombra del suo nemico Enzo Baiocchi. E ci sono ancora molte domande a cui rispondere: che fine ha fatto Caterina, perché lo ha tradito e perché la procura ha iniziato a indagare sulla morte di Luigi Baiocchi? Con il suo senso dell'umorismo acido, i suoi dialoghi pungenti e uno sguardo senza compromessi sulla società contemporanea, questa nuova inchiesta di Rocco Schiavone è una vera delizia per gli appassionati di gialli.

Fai gioco

Niente più scommesse

Un caso pieno di passioni, crimini e vizi indicibili. Ritorna Rocco Schiavone, il viceboss più politicamente scorretto. Un'ottava puntata già trasformata in una dose necessaria per chi è appassionato di uno Schiavone tanto incorreggibile quanto adorabile, sconcertante quanto eroico se la questione lo richiede...

Mentre a Rocco Schiavone non è ancora chiara l'identità dell'assassino di Romano Favre, ispettore in pensione del casinò di Saint-Vincent, un furgone blindato con tre milioni di euro provenienti dalla famosa casa di scommesse e destinati alla banca Carige di Aosta scompare misteriosamente. Quando il corpo di Enrico Manetti, una delle guardie del veicolo, appare stordito e mezzo congelato su una curva della strada, Rocco comincia a sospettare che i due casi possano essere collegati. E come se non bastassero gli intrighi del casinò, il clima inospitale di Aosta e i problemi del giovane Gabriele, Enzo Baiocchi, il peggior nemico di Rocco, minaccia di svelare segreti che potrebbero mandare in prigione il viceboss.

Basta scommesse, Manzini
5/5 - (6 voti)

2 commenti su “I 3 migliori libri di Antonio Manzini”

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