I 3 migliori libri di Albert Camus

Da bravo scrittore esistenzialista, forse il più rappresentativo di questa tendenza o genere, Albert Camus Sapeva che aveva bisogno di scrivere molto presto. È logico che uno degli autori che ha tentato di più di utilizzare la finzione per raggiungere l'anima nel suo senso ultimo, emerga come scrittore che fin dalla giovinezza spinge quella conoscenza dell'esistenza. Esistenza come quella terra desolata che si estende una volta abbandonata l'infanzia.

Da questo contrasto nato con l'età adulta deriva l'estraniamento di Camus, la sensazione che, una volta fuori dal paradiso, si viva nell'alienazione, nel sospetto che la realtà sia un'assurdità mascherata da credenze, ideali e motivazioni.

Sembra un po’ fatalistico, e lo è. Per Camus esistere significa dubitare di tutto, fino allo squilibrato. I suoi tre romanzi pubblicati (ricordiamo che morì all'età di 46 anni) ci offrono squarci lucidi sulla nostra realtà, attraverso personaggi persi in se stessi. Eppure è meraviglioso sottomettersi a quell’umanità nuda di artificio. Un vero piacere letterario e intellettuale.

3 romanzi consigliati di Albert Camus

All'estero

Del suo primo periodo più esistenzialista, spicca questo romanzo. E la verità è che per me quel periodo narrativo è il più autentico dell'autore (senza nulla togliere a quanto ha scritto in seguito).

Le prime idee tendono ad essere più naturali in questo tipo di letteratura profonda e trascendente... Il dubbio su ciò che siamo, di fronte a tanti condizionamenti, continua per tutta l'opera. Meursault potremmo essere tutti noi, esposti a uno specchio dove non riusciamo a riconoscerci.

Riepilogo: Incontriamo Meursault, il suo protagonista, che è portato da una serie di circostanze a commettere un crimine apparentemente immotivato. L'esito del suo processo giudiziario non avrà più senso della sua vita, corrosa dalla quotidianità e governata da forze anonime che, spogliando gli uomini della condizione di soggetti autonomi, li esonerano anche da responsabilità e colpe.

Lo straniero, Camus

Peste

Forse questo è il suo lavoro più vicino alla realtà dell'epoca in cui è stato pubblicato. La guerra o il suo aroma iniziale ci espone tutti a sentimenti di irrealtà, surrealismo, assurdità del vivere. La minaccia della massima violenza tra gli esseri umani ci spoglia di ogni tipo di difesa e ci apre insondabili vie dell'anima. Orizzonti non così lontani in questo XNUMX° secolo tra Pandemie Covid e non solo, la nostra peste particolare esteso a tutto...

Riassunto: Senza dubbio, questo romanzo ha avuto molto peso nella decisione di assegnare al suo autore il Premio Nobel per la Letteratura nel 1957: l'apice della narrativa di questo secolo, allegoria amara e penetrante di un mondo che solo una catastrofe riesce a riumanizzare .

Un romanzo emozionante, di grande densità e profonda comprensione dell'essere umano, è diventato uno dei classici più indiscutibili della letteratura francese di tutti i tempi e uno dei più letti. Albert Camus (1913-1960) fu un autore impegnato negli eventi storici che sconvolsero l'Europa prima e dopo la Seconda Guerra Mondiale.

Giornalista combattivo, dissidente di tutte le ortodossie del suo tempo, polemista instancabile, scrisse libri tanto fondamentali nella nostra cultura quanto Peste, All'estero, e altri.

La Peste, Camus

La caduta

In questa sua ultima opera di finzione, Camus si era già dato completamente all'assurdo, all'esistenzialismo vuoto, senza risposta possibile, vincolato da movimenti ideologici senza alcun appoggio ma capaci di violare tutto.

Riassunto: Dopo Lo straniero e La peste il terzo e ultimo romanzo di Camus, che vi rifletteva la disperazione dell'uomo contemporaneo, condannato a vivere in un mondo dominato dall'assurdo e costretto a scoprire, dietro le illusioni della felicità e della virtù, il durezza spietata di una realtà ostile.

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