I 3 migliori libri del satirico Great Wyoming

Jordi Hurtado possiede il dono dell'immortalità (trucco attraverso, che poi ci si alza dal letto la mattina presto e può sembrare Nosferatur con i postumi di una sbornia). Ma per quanto riguarda Great Wyoming a bordo di programmi di diverse dimensioni visto che la sua laurea in medicina è tanto anomalo quanto in fin dei conti esilarante e addirittura opportuno spulciare la copertina del codice deontologico giornalistico della compagnia di turno (quasi sempre più crematologico che deonto... qualunque cosa).

Il fatto è che l'ho scoperto negli anni Novanta e non ho mai smesso di guardarlo. Non per desiderio, ma per imposizione. Hai acceso un canale e il Wyoming è arrivato presentando un programma dopo l'altro o facendo un cameo nel film attuale (lo sfruttamento del culto del corpo non è una novità nella selezione dei presentatori e degli attori). E immagino che sia così che ho capito il punto. Al punto che oggi riesco perfino a ricordare con una certa nostalgia alcuni dei loro spettacoli peggiori...

Ma questo dottore, oltre a distruggere i programmi televisivi con la sua impossibile vocalizzazione, scrive anche i suoi libri. Ed è di questo che dobbiamo parlare oggi...

I 3 migliori libri consigliati dal Greater Wyoming

La Furia e i Colori: Droga, Politica e Rock & Roll

“La mia vita è stata pittoresca, ovviamente, ma non mi vedo a raccontarla come una storia lineare. Per me la cosa importante non è ciò che ho vissuto, ma ciò che è veramente interessante è inserire quella vita nel contesto di ciò che stava accadendo intorno". Il giovane José Miguel ha già terminato l'università e sta iniziando il suo stage di tirocinante medico. La Spagna viveva in una dittatura; Andare all'università di Franco è stata una vera avventura. Figlio di una numerosa famiglia borghese, aveva fretta di uscire e sperimentare ciò che era proibito in questo paese dai toni grigi.

Lo straniero, come metafora della libertà, e lo spettacolo, come alternativa all'esistenza in technicolor, diventano opzioni a portata di mano. Attraverso di loro, il Wyoming scoprirà un altro percorso che cambierà per sempre il suo destino. Il risultato è un libro commemorativo del Wyoming, ma con una grande componente di protesta e comizio, come aveva già avuto nel suo lavoro We are not crazy, grande successo in libreria.

Nelle sue pagine c'è un interessante ritratto della Transizione, delle contraddizioni tra la Spagna erede della recente dittatura e quella che si è risvegliata alla modernità degli anni 80. Droga, sesso, musica... si mescolano con la politica e la lotta per trovare un posto professionale tutto suo. Una breve storia della Spagna della Transizione raccontata dai personaggi quotidiani. Un libro particolare che mescola vita, cronaca e politica.

La Furia e i Colori: Droga, Politica e Rock & Roll

In ginocchio, Monsone!

Il Great Wyoming torna nelle librerie dalla porta principale. Figlio degli anni Cinquanta, figlio degli anni Sessanta, ribelle e hippy negli anni Settanta, l'artista e personaggio originalissimo conosciuto come Greater Wyoming ha avuto un'infanzia che oggi considereremmo selvaggia. I ragazzi di allora trascorrevano la vita all'aperto, per strada o nel prato, soprattutto perché in casa davano fastidio. Il piccolo Monzón stava aprendo gli occhi alla vita in una città arida della Mancia e nel quartiere madrileno di Prosperidad, a quel tempo una sorta di regno o repubblica indipendente dal lontano centro della capitale.

Questo libro ci ricorda con straordinaria vividezza e passione com'era la vita nel lungo tratto finale del regime franchista. Un'evocazione a volte cruda, a volte esilarante, dove l'autore non evita nulla, nemmeno i difetti che, da bambino, si adornava. Un affresco spensierato della Spagna dell'epoca; quando le persone si facevano il segno della croce camminando per strada, quando alla questura, in caserma o in parrocchia ti davano certificati di buona condotta, quando dall'alba al tramonto i contadini lasciavano la vita nelle terre aride e i bambini, pieni di croste e croste, lividi, facevano quello che volevano finché non tornavano a casa, anche il piccolo monzón sudicio non capiva:
"Vengo da un posto dove il gallo non è stato insegnato." Dal sordido asilo nido alla libertà di Ramiro, la ricaduta negli agostiniani. L'Opus, l'OJE, la Facoltà di Medicina e l'antifrancoismo. E, poi, all'estero: Amsterdam, Irlanda, Londra. Città dove il sesso e la musica erano quasi una religione.

In ginocchio, Monsone!

Non siamo pazzi

Questo libro è il colpo che scuoterà tutti i manga e i nemici del progresso in generale. Un fantasma infesta La Moncloa, La Zarzuela, Bruxelles, il Vaticano e la Bundesbank: la minaccia di un medico che sa diagnosticare, un maestro della comunicazione che sa spiegare le sue diagnosi. L'opera devastante di un genio che non usa armi se non le parole, ora che la memoria lo accompagna ancora, e un po' di aiuto da Wikipedia.

Una storia piena di umorismo, ironia e critica sociale che ci racconta chiaramente perché siamo intrappolati in questo terribile momento politico e ideologico. Il manifesto definitivo in cui batte tutta l'indignazione, tutta la passione e tutto il sarcasmo che oggi scuote l'intera società.

Non siamo pazzi

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