Una delle grandi scoperte di Internet è che l'umorismo è l'unica cosa certa che può navigare liberamente nelle reti, senza l'orlo del sospetto di doppie intenzioni. L'umorismo serve per ridere. E questo è tutto. Non è poco...
Giornali digitali che trasformano spudoratamente la realtà per farci ridere, tweeter capaci di sintetizzare verso l'esilarante qualsiasi circostanza di questo caotico mondo precipitato di notizie sulle reti, post-verità e, quel che è peggio, realtà segmentata come se fosse pubblicità.
A questo punto non credo che leggiamo la stampa come una volta. In questo momento leggiamo cosa robot e cookie pensano che possiamo trovare più interessante per riaffermare il nostro concetto degli eventi che accadono…. sinistro, senza dubbio.
Ecco perché l'umorismo è la cosa più bella della rete. E Angelo Sanchidrián è già un guru dell'umorismo nelle reti. Inizialmente trasformatosi in critico cinematografico, da Facebook potevi seguirlo con le sue particolari visioni dei film. Non appena iniziavi a leggere una critica, scoppiavano le risate. Stereotipi dei film polizieschi, cliché dei film d'avventura... tutto smontato.
Argomenti scaturiti dall'assurdo che riconvertì e riconvertì la settima arte in una sciocchezza con il solo scopo di farsi una risata. L'immaginazione per trasformare il dramma più lacrimoso in un «film di risate».
La vecchia catalogazione che facevamo tra film di risate, sparatorie o paure ora sembra nata da questo genio critico dell'irriverente.
E in questo libro troverai fino a 120 sinossi di film indimenticabili. Il filtro umoristico di Sanchidrián sconvolgerà tutto, così che passerai dall'uno all'altro con le lacrime agli occhi per le risate.
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