Premio Ramón Llull 2018.
Il vero sogno americano è stato quello che tra il XIX e il XX secolo ha condotto moltitudini di cittadini europei di ogni paese: irlandesi, italiani, tedeschi, spagnoli, portoghesi, inglesi nella nuova e prospera terra nordamericana.
Tra tutti, questo libro presenta il caso di Ceferino Carrión, clandestino spagnolo come tanti che marciò dalla Francia agli Stati Uniti alla fine degli anni Quaranta e che nel 40, con la sua residenza già stabilita a Hollywood, divenne il celebre cittadino Jean Leon di cui aveva già adottato l'identità qualche tempo prima nella stessa New York.
Con poco più di vent'anni, Ceferino era riuscito a fuggire dal stantio e grigiastro panorama spagnolo per ritagliarsi uno di quei destini solo a livello di persone dotate di ambizione e coraggio.
Questo libro racconta la somma di colpi di fortuna che portarono Jean Leon a confrontarsi con i più selezionati del mondo celluloide di quegli anni, lo stesso che abbagliava tutti con le sue produzioni cinematografiche. Ma in realtà, come si è sempre detto, la fortuna è più che altro una ripetizione nei lanci di dadi, un gioco in cui chi scommette qualcosa perde e chi non scommette perde tutto.
La grazia non è nemmeno una questione di inerzia... Jean Leon ha saputo adottare le forme e dispiegarsi come tanti di quei personaggi idolatrati della più splendida Hollywood. La sua amicizia con James Dean, fino all'esito fatale del leggendario attore, assume particolare rilevanza nella storia della vita di Jean Leon.
Il progetto della ristorazione collettiva La Scala nasce senza quell'illustre partner. Ma Jean sapeva dare all'azienda il prestigio e la gloria che il suo grande amico avrebbe meritato. Nei suoi locali sono passati quasi tutti i grandi attori e molte altre personalità del momento.
Suppongo che a volte, il remoto Ceferino Carrión ricordasse le notti fredde rinchiuso in qualsiasi spazio buio di una nave, senza quasi nulla e l'unica speranza di sopravvivere per mettere piede sul suolo americano.
Ci è riuscito... e non doveva far altro che farsi accompagnare dalla magia della fortuna nella sua fantastica avventura. Jean Leon è morto nel 1996 a Los Angeles. I suoi vini continuano ad evocare il ricordo del suo grande viaggio di vita...
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