L'agenda, di Éric Vuillard

L'agenda, di Éric Vuillard
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Ogni progetto politico, buono o cattivo che sia, richiede sempre due supporti di partenza fondamentali, quello popolare e quello economico.

Sappiamo già che il terreno fertile che fu l'Europa nel periodo tra le due guerre portò alla crescita di populismi come quello di Hitler e il suo nazismo instauratosi a partire dal 1933...

Ma la verità è che come tale organizzazione, il regime nazista originario non era ancora stato in grado di raggiungere, con il saccheggio, alcun sostegno economico...

In che modo Hitler riuscì a compensare questo crescente sostegno popolare? Da dove provengono i finanziamenti necessari per realizzare il tuo progetto con la folle soluzione finale inclusa?

La storia a volte mette a tacere dettagli che, per qualsiasi motivo, finiamo per ignorare, ignorare o trascurare...

Perché sì, Hitler ha trovato i suoi finanziamenti in rinomati imprenditori come Opel, Siemens, Bayer, Telefunken, Varta e altre società.

Non si tratta di accusare ma di mostrare una cronaca completa dei fatti.

Un incontro nel febbraio 1933 riunì grandi personalità economiche del paese teutonico con lo stesso Hitler. Forse quegli industriali non sono riusciti a scoprire cosa hanno causato con quel supporto. Si può ritenere che abbiano individuato solo un potente politico dotato di magnetismo per il popolo e con retorica e capacità di migliorare la situazione economica di una Germania che ancora una volta ruggiva con il potenziale di un motore europeo.

Né bisogna dimenticare che il conflitto non così lontano della prima guerra mondiale avrebbe risvegliato in tanti tedeschi un sentimento nazionalista per il paese che stava nascendo dalla sua sconfitta.

Tanti e tanti aspetti portarono al fatto che dopo questo incontro Hitler aveva trovato appoggio per portare a termine il suo piano di governo.

Gli industriali uscirono convinti che i loro interessi economici fossero ben coperti. La macchina del nazismo prese forza da quei giorni di febbraio 1933. Tutto si capovolse per Hitler. Il dado era tratto.

I dettagli di tanti e tanti eventi di quei giorni sono descritti in questo libro scritto da dietro le quinte della storia, da quello spazio oscuro e privilegiato in cui si vede la scena...

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L'agenda, di Éric Vuillard
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