La filosofia classica e le sue figure, portate dalla mitologia greca o romana, rimangono oggi in pieno vigore. Niente di nuovo sotto il sole. In sostanza, l'essere umano è lo stesso oggi di migliaia di anni fa. Le stesse motivazioni, le stesse emozioni, lo stesso motivo di vantaggio evolutivo di una specie.
Dioniso o Bacco sembra essere il Dio che è sopravvissuto il più forte fino ad oggi. Da Velázquez come anticipazione dell'età moderna, e la sua rappresentazione ne "Il Trionfo di Bacco", o Tiziano nel suo "Bacco e Arianna" a Nietzsche, che lo elevò nella filosofia come il Dio che ospitava ogni sapienza, ricordiamo il suo gusto per la citazione: "In vino veritas".
La società moderna si basa sui pilastri di questo Dio dell'edonismo, della sessualità e della confusione, della ricerca dello spirituale tra il più completo libero arbitrio e il trambusto della modernità.
Senza dubbio, siamo davanti a un Dio che ha sempre accompagnato l'arte e il pensiero, la spiritualità e l'abbandono ai piaceri come la migliore risposta al dolore. Proprio quello che l'uomo moderno cerca disperatamente in una società conquistata dall'individualismo.
Dioniso salvò Arianna, abbandonata da Teseo su un'isola remota. Allo stesso modo, Bacco ci viene oggi in soccorso, accompagnato dai suoi satiri e menadi, in una processione dionisiaca che ci avvicina all'estasi del compimento come individui. Senza pensare a domani o ad altri.
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