Dove eravamo invincibili, di María Oruña

Dove eravamo invincibili, di María Oruña
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Non c'è dubbio che il genere noir spagnolo venga avvicinato da tutte le parti da bravi scrittori come Dolores Redondo o la stessa María Oruna.

Nel caso di María, nella cui penna ho talvolta trovato una certa armonia nei suoi caratteri con Vincitore dell'Albero (Oggi è la cosa dei confronti), il suo nuovo romanzo Where We Were Invincible approfondisce il paranormale come spazio tellurico che si radica in spazi antichi, invitandoci a pensare o anticipare che una casa antica e lucente può ancora essere abitata da presenze ancestrali .

Andiamo a Suances. La morte improvvisa di un giardiniere presso il Palazzo del Maestro, mentre svolgeva i suoi compiti di manutenzione, sembra essere associata alla semplice fatalità di una morte prematura causata da scompenso cardiaco.

L'ambientazione molto stagionale di un'estate che rimette a favore della malinconia dell'autunno sembra un argomento in più verso quell'intenzione di trasformare la realtà in un capriccio tellurico, in un richiamo dalla terra, in un'evocazione della vecchia casa, in una prima serata gelo del tramonto che cerca il nuovo seno di fine estate.

Il primo e più grande sorpreso dal triste evento è il proprio occupante della casa. Lo scrittore Carlos Green, pienamente riconosciuto nel suo mestiere lì in America, sebbene originario della culla di quella vecchia casa, non dà credito alla morte del giardiniere. Affetto e contrito, racconta al tenente Valentina Redondo che un certo presagio gli si era avvicinato ultimamente. Tranne che essendo un letterato, si capisce che l'immaginazione può finire per traboccare in certe occasioni.

Per una persona empirica come Valentina, le sensazioni che Carlos Green gli ha trasmesso suonano come il delirio di un Poe rinchiuso nella sua cella e scrivendo senza sosta storie deliranti e oscure.

Eppure c'è sempre un momento per cominciare a credere in qualcosa di più di quello che gli occhi indovinano e completare il resto dei sensi. Perché nonostante il giardiniere sia morto solo perché il suo cuore ha smesso di battere, alcune strane tracce rivelano un contatto precedente alla fine della sua vita...

Valentina e il suo team di tecnici; Oliver suo socio e Carlos Green; anche gli abitanti di Suances, specialmente alcuni di loro. Tra tutti questi personaggi si muove una corrente del passato, un segreto ancestrale, un cupo sussurro del vento tra i rami che sembra raggiungere l'orecchio del lettore...

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