L'eredità di Maude Donegal. Il figlio sopravvissuto: due romanzi gialli, di Joyce Carol Oates

Ci sono autori che trascendono il genere a cui sono consegnati in ciascuno dei loro nuovi romanzi. È il caso di Oates E succede con questo branco di cupa ispirazione ma che presuppone un intero approccio alla portata ultima della morte, ai tentativi di comunicazione spirituale con coloro che in qualche modo occupavano spazi condivisi, solo che loro prima di noi...

In L'eredità di Maude Donegal, Clare, adottata quando aveva solo due anni, riceve improvvisamente una chiamata per informarla che ha ereditato una proprietà sulla costa frastagliata del Maine. Il misterioso legatario si rivela essere la sua nonna paterna biologica, di cui non aveva mai sentito parlare prima. Ma abbastanza presto, ciò che attende Clare al suo arrivo nella piccola città di Cardiff le farà desiderare di non aver mai risposto al telefono...

Il figlio sopravvissuto è Stefan, che è riuscito a salvarsi quando sua madre, una famosa poetessa, ha ucciso sua sorella prima di suicidarsi. Anni dopo la tragedia, quando il padre si risposò, iniziò per la giovane moglie un nuovo incubo: voci nel vento, un pozzo e un magnetismo cieco e inesplicabile verso lo stesso luogo dove un tempo si erano spente due vite...

Nei due romanzi brevi inclusi in questo volume, Joyce Carol Oates, una delle grandi figure delle lettere americane contemporanee, rende un magistrale omaggio al genere gotico con la sua affascinante capacità di adottare le forme letterarie e i toni più diversi. La sua accurata prosa, che fa sembrare ogni parola decisiva per l'esito della storia, ci lascia sempre con l'inquietante sospetto che ciò che sta realmente accadendo non sia esattamente come lo percepiamo. Ed è quell'intrigo e quel terrore che ci intrappolano irrimediabilmente.

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