Big Fish di Tim Burton

Il mio preferito tra tutti quelli di Tim Burton. Cosa sta dicendo...

Un figlio, ormai adulto, torna a casa per accompagnare il padre nelle sue ultime ore. William, il figlio in questione, si è appena sposato ed è cresciuto come un ragazzo pratico e responsabile, molto lontano da quello che è sempre stato suo padre, che secondo lui viveva in una continua fantasia, poco attaccato alla terra.

Ai piedi del suo letto, sapendo di essere indebolito e prossimo alla morte, cerca di sopportare le solite sconclusionate storie paterne. Odia questo modo di proiettare idee sulla propria vita, sente che tutto ciò che esce dalla bocca di suo padre è una bugia che non ha mai smesso di dirgli da quando era bambino.

In quegli ultimi giorni di suo padre, William, stanco di sopportare tante sciocchezze, segue le sue tracce, cercando di comporre una storia di vita reale. Viaggia attraverso gli spazi in cui si è mosso, si avvicina alle persone del suo passato e si rende conto di come le fantasie di suo padre fossero il modo positivo e bello di accettare il suo tempo nel mondo, ricomponendo la realtà in una sfera ottimista e positiva in ogni momento e in ogni situazione, non importa quanto deplorevole possa essere.

Convinto della correttezza dei passi compiuti dal padre, la cui soggettività aveva impreziosito gli eventi del suo mondo, si avvicina a lui nei suoi ultimi istanti con un'altra prospettiva, molto più condiscendente e assolutamente redentrice. La carta di Ewan McGregor In questa scoperta graduale del padre, che è il vero punto cruciale del film, è semplicemente geniale.

Negli ultimi minuti sarà lo stesso Willian che, su richiesta del padre, gli racconterà il momento in cui si appresta a morire. Willian riesce ad accedere a quel piano dove la realtà è sublimata. Suo padre è quel pesce grosso, il pesce grosso che porta fuori dall'ospedale dalla finestra e lo porta al fiume vicino perché le sue acque lo risveglino nei suoi ultimi istanti.

Il padre muore nel letto d'ospedale con un sorriso e William, che lo ha accompagnato fino all'ultimo respiro, riesce a raggiungere quel mondo che trasforma i più oscuri in vita e colore. Capisce finalmente di aver avuto il miglior padre del mondo.
L'argomento tondo per questo Tim Burton risplende con le sue fantasiose scenografie, con quel colore vitale, sconcertante, magico... Se ti immergi nella storia, ti porterà in profondità.

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4 Commenti su "Big Fish, di Tim Burton"

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