La vita a volte, di Juan José Millás




Prenoto la vita a volte
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En Juan Jose Millás l'ingegno si scopre dal titolo di ogni nuovo libro. In questa occasione, "La vita a volte" sembra rimandarci alla frammentazione del nostro tempo, ai cambi di scenario tra felicità e tristezza, ai ricordi che compongono quel film che possiamo vedere nel nostro ultimo giorno. Diverse considerazioni che già invitano alla lettura per scoprire di cosa si tratta.

E la verità è che in quella nozione che sconfina tra surrealismo e straniamento, Millás si manifesta in questo libro come un maestro che ci accompagna con naturalezza, dal quotidiano, attraverso i tunnel sotterranei della nostra realtà. Non appena iniziamo a leggere, scopriamo lo stesso Millás che cammina tra le pagine di questo romanzo con la sua vitale cadenza da blog. E quasi tutto ciò che viene narrato ci suona, è una melodia simile a quella della nostra vita, a quella di qualsiasi vita. Il travestimento della routine omogeneizza i nostri comportamenti, il nostro modo di affrontare le circostanze e di metterle in relazione. E poi ci sono lo stridore, i momenti critici che ci fanno riposizionare su un piano diverso dalla mediana, senza saper reagire, senza linee guida o riferimenti. La vita sorprende più di quanto possiamo pensare, il nostro mondo richiede che usciamo e ci esponiamo, in modo da manifestare che tipo di anima ci governa. E Millás è incaricato, con l'apparente semplicità di un diario, di rivelare quanta mancanza di controllo ci sia nella nostra presunta vita controllata.

E da lì, dalla mancanza di controllo, dall'impressione anarchica del vivere che finalmente prevale nei momenti trascendenti, il giornale finisce per assalirci verso l'idea di una trasformazione inquietante. Il surrealismo è in parte lo shock, l'idea eccezionale di imparare quando pensiamo di aver già imparato tutto. Non fa mai male scoprire in letteratura quella forza dell'imprevedibile che, come un uragano, è responsabile di rimuovere tutto, spogliarlo di significato, ricollocare i pezzi in modo da poter ri-capire se le cose stanno così o se lo sono una totale assurdità. L'unica cosa certa è che tutto dipende, come direbbe la canzone. Puoi rimanere sorpreso o terrorizzato, puoi agire, offrirti al gioco o soccombere alla malinconia di una nuova realtà con la quale è già impossibile connettersi.

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