I 3 migliori libri di José Luis Peixoto

L'evidente dimostrazione di rispetto e ammirazione di Jose Luis Peixoto per il suo predecessore nell'illustre merito di scrittore referente in Portogallo, Jose Saramago è stato evidenziato in più di una delle sue opere.

Ma al di là del formale, c'è anche un'armonia tematica, uno sfondo comune condiviso dall'immaginario di quel Portogallo meravigliosamente malinconico che non può che sfociare in una prosa lirica, squisita e dettagliata.

Oltre a tutto questo, sia Peixoto che Saramago hanno fatto o hanno fatto della diversità del loro commercio letterario tra i generi. Perché in entrambi troviamo poesia, teatro e ovviamente romanzi. La reincarnazione è impossibile per la sua coincidenza nel tempo e nello spazio, se emerge almeno un trasferimento di poteri, un'eredità creativa che acquista nuovo vigore in un Peixoto capace del realismo più rivelatore.

Ma anche un Peixoto interessato a immergersi subito nelle nebbie di quella leggera fantasia trasformatrice. Mondi allegorici all'interno del mondano che ci trasportano all'incontro con l'onirico, con una ricostruzione del mondo da scoprire, come il risveglio a nuovi modi di vedere ciò che ci circonda.

I 3 migliori romanzi consigliati di José Luis Peixoto

Autobiografia

Il gioco tra realtà e finzione, già segnato dal titolo stesso dell'opera, serve a marcare quel terreno diffuso di creazione. Un terreno a cui si accede attraverso una strana soglia che lo scrittore attraversa durante il processo più ispirato. Proprio nei momenti in cui i personaggi si muovono con la loro insospettata autonomia, partecipando come se nulla fosse dei loro mutevoli scenari non soggetti ad alcun vettore di tempo e spazio.

Peixoto ci fa varcare la sua soglia per portarci da un luogo all'altro. Dalla Lisbona immaginata alla più certa. C'è anche Saramago, con i suoi consigli per uno scrittore in erba quanto in crisi. Tutto ciò che accade si muove con quella magia di poter vivere dove i grandi scrittori sognano e progettano.

A Lisbona, alla fine degli anni Novanta, il percorso di un giovane scrittore in piena crisi creativa - forse lo stesso Peixoto agli esordi - si incrocia con quello di un grande scrittore: José Saramago. Da quel rapporto nasce questa storia, in cui i confini tra il fittizio e il puramente biografico sono sfumati.

Il coraggio di proporre il Premio Nobel come protagonista di un romanzo intitolato Autobiografia Già ci avverte che siamo di fronte a una proposta narrativa sorprendente che non può che condurre il lettore a una fine inaspettata.

José Luís Peixoto, che José Saramago ha descritto come "una delle rivelazioni più sorprendenti della letteratura portoghese", esplora la creazione letteraria e i confini traslucidi tra vita e letteratura in questa serie unica di specchi. E allo stesso tempo, approfondisce le sue ossessioni, come al solito per lui, con una prosa ricca di dettagli e lirismo, in quest'opera impressionante che segnerà senza dubbio il futuro delle lettere portoghesi.

Autobiografia, di Peixoto

Galveia

Forse il punto fantasioso della trama serve a compensare, in una strana sinfonia, l'asprezza di un realismo disegnato con il massimo grado di profondità. In un modo o nell'altro, la meticolosità del linguaggio, la precisione di ogni termine rende la preziosità che ne deriva un'opera a cui tutti i personaggi partecipano all'immortalità.

Perché ogni movimento, ogni scena, ogni conversazione punta sempre alla trascendenza, alle cose che accadono per un motivo che la buona letteratura finisce per indicare e chiarire. La vita non ha quasi mai senso, le vite che passano attraverso questo lavoro, sì.

Una notte di gennaio, una serie di esplosioni ha causato un terribile rumore nelle proprietà del dottor Matta Figueiras. I vicini sbalorditi scoprono presto l'impatto di una specie di meteorite. Subito dopo, un intenso odore di zolfo permea tutto e una pioggia torrenziale persistente sembra non avere fine. Chiunque direbbe che l'Universo è determinato a sfidare la sanità mentale degli abitanti di questa città chiamata Galveias.

Questa è la porta di accesso alla vita di questa comunità dell'Alentejo: i fratelli Cordato, che non si parlano da cinquant'anni, o la brasiliana Isabella, che oltre al panificio gestisce il bordello, o il postino Joaquim Janeiro, che conosce tutti i segreti e che nasconde il suo, o Miau, lo scemo del villaggio, o la famiglia Cabeça, ma anche i cani, che con il loro abbaiare disegnano la loro peculiare mappa delle strade. Tutti loro compongono l'universo Galveias, un ritratto meticoloso della realtà portoghese che ci avvicina alla sua identità più profonda.

Scritto magnificamente e con una brillante raffinatezza formale, la sensibilità e allo stesso tempo la ruvidità che ci dona Peixoto ci rendono Galveia in uno dei grandi romanzi sul mondo rurale e confermano questo autore come uno dei più importanti scrittori portoghesi della sua generazione, come ha già sottolineato il premio Nobel José Saramago.

Galveia

mi sei morto

Sembra che ci siano sempre cose da dire con i padri, che di solito sono più riservati delle madri. Forse è per questo che i tentativi infruttuosi di riprendere la comunicazione quando non ci sono più sembrano così malinconici. La bellezza nostalgica di ciò che non è stato detto può farci rimanere senza fiato.

Un libro come questo è una boccata d'aria frettolosa, evoca tristezza alla ricerca di una felicità che era senza evidenza esplicita. Non torni mai negli stessi posti dove eravamo felici, ma ci sforziamo sempre di provare, anche Peixoto a quanto pare...

«Oggi sono tornato in questa terra ormai crudele. La nostra terra, padre. E tutto come se continuasse. Davanti a me le strade spazzavano via, il sole anneriva di luce pulendo le case, imbiancando la calce; e il tempo triste, il tempo fermo, il tempo triste e molto più triste di quando i tuoi occhi, chiari di nebbia e di fresca onda lontana, divoravano questa luce ormai crudele, quando i tuoi occhi parlavano forte e il mondo non voleva essere più che esistere . Eppure tutto come se continuasse.

Il silenzio del fiume, la vita crudele per essere vita. Come in ospedale. Ho detto che non ti dimenticherò mai, e oggi lo ricordo". Un libro straordinario di uno degli scrittori più straordinari di oggi.

mi sei morto
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