i 3 migliori libri di Martin Amis

L'autore britannico Martin Amis ha un retrogusto essenziale di scrittore. Perché Amis è un narratore capace di trovare il perfetto equilibrio tra le forme squisite, cariche di geniali figure letterarie, e lo sfondo sempre originale.

In ogni nuovo romanzo, da quel lontano 1973 in cui iniziò la sua bibliografia nella sua più rabbiosa giovinezza, Martin Amis sorprende sempre con allestimenti polarizzati dalla fantascienza al crudo realismo, attaccato al quotidiano, anche a quell'umorismo acido che serve alla causa della critica.

E nella varietà scenica della sua penna, i suoi personaggi assumono quella vita che solo un grande uomo come Amis può donare come nuovo grande creatore diventato uomo di lettere. Amis è capace di presentare sequenze dell'essere umano di fronte alla solitudine da cui nascono la volontà, la passione o la tristezza.

Riconoscendo l'essenziale di ciò che siamo, ogni relazione o interazione precipita nel modo più magico verso quella comprensione delle motivazioni ultime dei personaggi che, proprio in virtù di quel pieno mimetismo, diventano noi.

I 3 migliori romanzi consigliati da Martin Amis

Il libro di Rachele

Con l'intensità di quella prima creazione geniale, ma con un'evocazione di «Il cacciatore nella segale«A causa dell'introspezione nell'universo giovanile, guardando a tutti i tipi di disquisizioni tra l'emotivo e lo psicologico, questa storia su Charles Highway è diventata una storia di riferimento ricorrente nei lettori di tutti i tempi.

D'altra parte, ricorda anche la determinazione dello scrittore in erba che è Charles, di estrarre il succo esistenziale della sua ammirata Rachel Noyes «Profumo«Per Suskind. Tra le passioni del giovane, il suo approccio alla giovane donna per catturare tutto il suo aroma e il suo desiderio di poter congelare tutto in un personaggio per il suo romanzo, muove un mondo segnato da quell'intensità delle prime cose, delle scoperte, del sesso e dell'immortalità della giovinezza.

Nello spirito ribelle di Charles, l'autore coglie l'occasione per evidenziare quel fascino per un periodo di transizione e apprendimento in cui Charles sembra voler di più disimparare perché intuisce che quello che sta arrivando sarà un tempo molto meno libero per resistere a tutto solo per il bene di esso, come una causa persa o come una ribellione senza una causa che alla fine rivendica l'essere umano come individuo.

Il libro di Rachele

Soldi

Se Charles Highway crescesse e potesse essere adulto in una sorta di reincarnazione, questo sarebbe John Self, il protagonista di quest'altra storia piena di umorismo e disincanto, nichilismo e dedizione ai vizi come edonismo della modernità.

Torna ai paralleli, sì Ignazio J. Reilly avrebbe potuto indirizzare, miracolosamente, la sua vita verso un certo successo professionale, quello sarebbe stato John Self. Perché anche per John il mondo è una cospirazione di pazzi persi nelle banalità. Il denaro è la religione e l'unica speranza di John. Con il denaro puoi attrarre più denaro, finché non ti rendi conto che nella frenesia dell'inerzia ti rimane quel nulla inquietante della materia.

L'avanzare nelle circostanze di John risveglia l'ilarità dell'aberrante, fino a un finale in cui il tragico appare come un ultimo scherzo di umorismo nero.

Soldi di Martin Amis

Campi di Londra

I personaggi di Amis tendono ad essere burattini con i quali l'autore approfitta per spogliare le miserie. In questo romanzo soprattutto assume maggiore ampiezza quell'interesse per l'esempio fino al ridicolo di ciò che siamo.

Con un punto di distopia molto vicino, che serve a considerare che il peggiore dei destini del nostro mondo è solo un'opera inerente alla nostra natura, il grande triangolo tra Nicola, Keity e Guy diventa la scena di un grottesco all'inglese. Nicola Six è alla ricerca di qualcuno che ponga fine alla sua vita come una sorta di messa in scena che la eleva alla gloria finale della grande attrice che ha attraversato la vita senza pubblico, in attesa di una fine che dia finalmente rilevanza alla sua esistenza.

L'argomento, carico di quell'acidità da estremismo, alla ricerca della risata che finisce nella scoperta del vuoto dell'assurdo, si muove tra il delitto perfetto pensato a misura del cliente. Samsong Young è il particolare cronista degli eventi, che ci racconta come progrediscono gli atti di una tragedia greca trasmutata in modernità. Un romanzo diverso, come tutti quelli che scrive Amis. Una storia che scivola nel suo fondo oscuro da un linguaggio ricco ed esuberante nel cui contrasto finiscono per risvegliarsi i paradossi più intensi.

Campi di Londra
5/5 - (11 voti)

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