I 3 migliori libri di Marco Missiroli

Esportazioni letterarie italiane, attraverso Marco Missioli o Susana Tamaro tra gli altri, a quelli uccelli rari della letteratura che ogni cava narrativa in ogni paese protegge come tesori. Qualcosa di meticoloso ma anche creativo Gesù Carrasco in Spagna.

Cosa voglio dire? Beh, si tratta di scrittori che scrivono in un'altra lega, se posso usare il gergo calcistico. Scrittori che non si sottomettono o si abbandonano alle tendenze della trama o ai gusti popolari e approfondiscono la squisitezza della nobile arte della scrittura e l'arte impegnata di raccontare ciò che si vede.

E ovviamente, stando così le cose, solo quando saprai che qualcosa di così serio come scrivere è fatto bene, finirai per concepire il tuo nuovo libro. Ed emergono così quelle perle perdute nell'oceano di una letteratura dominata dai grandi predatori di best-seller. Autori per i quali di tanto in tanto, se non continuamente, vale la pena perdersi per riassaporare quei frutti letterari di così attenti coltivatori di parole.

I 3 migliori romanzi consigliati da Marco Missiroli

fedeltà

L'amore ei suoi vari concetti, la monogamia, la passione. La fedeltà è ciò che sorvola ogni relazione per finire a comporre ciò che si chiama impegno. Poi ci sono quelli che sono capaci di comunicare con amore libero, poliamore o quant'altro...

Il punto è che la fedeltà è un elemento molto letterario che nelle mani di Missiroli attraversa tutti quei bordi fatti tentazioni di Cristo sul Golgota, la salvezza dell'amore senza rimorsi o fallimenti (infedeltà) con tutti quei complementi d'amore maturo.

Carlo e Margherita sono una giovane coppia che potrebbe considerarsi felice. Una coppia come tante. Anche "l'equivoco". È così che iniziano a chiamare un accenno di dubbio che sta lentamente erodendo il loro matrimonio.

Qualcuno ha visto, qualcuno ha avvertito, i colleghi hanno parlato, e il presunto tradimento finisce per diventare un potente alibi che apre le porte alle fantasie. Siamo capaci di non cadere nella tentazione di essere infedeli ai nostri sentimenti?

Marco Missiroli lo racconta con uno stile struggente e avvolgente, rivolgendosi al cuore dei suoi personaggi: lui, lei, l'altro, l'altro. Noi stessi. Preparati a leggere la tua storia.

infedeltà

Atti osceni in un luogo privato

L'amore si raggiunge anche dal percorso affascinante e tortuoso che percorrono le passioni. È quasi sempre un cammino parallelo, un passaggio anarchico sbattuto da pulsioni, prime impressioni, bisogni irrefrenabili e ricerca del tocco come sublimazione del significato che più ricopre tutto ciò che siamo attraverso la pelle.

Una storia sull'educazione sentimentale di Libero Marsell, il protagonista, dal giorno in cui, all'età di dodici anni, sorprende la madre con il migliore amico di famiglia, fino a dopo metà della sua vita, quando trova finalmente l'amore duraturo.

Contro la corrente di distacco e indifferenza rivendicata dalla letteratura contemporanea, Marco Missiroli -premiato con innumerevoli premi in Italia, tra cui il Campiello Opera Prima del 2006 e il Mondello del 2015 con quest'opera- ha riversato tutta la sua privacy in questo libro immodesto e dettagliato.

Dopo la nascita del figlio Libero inizia a scrivere le sue memorie. Da quel momento indelebile della sua infanzia in cui ha scoperto con tutta crudezza che la passione non conosce vincoli e convenzioni, la storia ripercorre gli ultimi decenni del secolo scorso tra Parigi e Milano.

Così, guardando indietro, Libero rievoca le tante esperienze sessuali e ripercorre il sinuoso processo di maturità che lo porta, finalmente, a rendersi conto del mondo generoso e accogliente delle donne. Prima Marie, la bibliotecaria, dispensatrice di saggezza, innamorata dei libri e della sua solitudine; poi Lunette, che gli insegna il potere devastante della gelosia e da cui fugge, lasciandosi alle spalle la sua esistenza bohémien a Parigi.

E infine la frenesia di Milano, dove, tra i compagni d'infanzia, i testi di Buzzati e l'osteria di Giorgio, intraprende infinite avventure amorose finché l'incontro casuale con una persona lo porta a raggiungere l'insospettata pienezza.

Atti osceni in un luogo privato

Il destino dell'elefante

Il più grande degli elefanti teme il topo più piccolo. O almeno lo disturbano nella sua dimensione così lontana dalle proporzioni del suo mondo. Per l'elefante in questo romanzo, il suo topo è il più piccolo ricordo di un tempo remoto, tanto lontano dalle attuali proporzioni del suo mondo, quanto inquietante quando lo si vede arrivare...

Devozione a tutti i bambini, al di là dei legami di sangue: questo è il destino dell'elefante, il codice inscritto nell'animale-amuleto di una storia che inizia in un lussuoso condominio di Milano.

Pietro è il nuovo portiere, un ex prete di XNUMX anni appena arrivato dalla natia Rimini con una vecchia bicicletta e una valigia sgangherata piena di souvenir.

Il portiere è molto gentile con tutti i vicini, ma mantiene un rapporto enigmatico con uno di loro, il dottor Martini, un giovane medico dedito ad evitare sofferenze ai malati che, in punto di morte, non possono ricevere altra consolazione.

Perché Pietro entra in casa Martini quando non c'è nessuno? Perché lo segui finché non condividi con lui una verità indicibile? Il segreto che li unisce indaga il senso delle relazioni affettive, protagoniste di una trama che si sta svolgendo, per arrivare all'origine di tutto: una giovane donna che Pietro incontrò quando era prete senza Dio, in una Rimini che a tratti sembra essere interpretato da Federico Fellini.

Il destino dell'elefante
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