Scopri i 3 migliori libri di Boris Vian

Da queste parti si chiamano "Sette scienze", non senza una punta di sarcasmo. Tipi come Boris Vian Sono uno di quelli che si avvicinano a tutti i club, distinguendosi in ognuno di essi. Nel caso di Vian, non c'era spazio culturale e anche sociologico in cui non potesse imprimere quel timbro che affascinava alcuni e suscitava l'animosità di chi non avrebbe mai potuto nemmeno sognare la sua ingegnosità.

E che, forse per non sopraffare i creatori meno capaci e anche per un certo pudore davanti all'avanguardia e all'audacia dei suoi romanzi, questo scrittore francese firmava anche con pseudonimi o eteronimi, conformandoci quasi sempre esasperanti anagrammi.

In fondo, Vian finì per eccellere molto sia nella musica che nella letteratura. E come un buon creatore gettato in una tomba aperta per esplorare nuove strade senza ritorno, è stato talvolta diffamato, per poi acquisire quell'aura di mito una volta abbandonato la scena e l'intenso copione della sua vita che ne ha segnato la fine troppo presto.

Forse è azzardato paragonarlo a Marcel Proust. Ma la verità è che nella natura onnipresente del primo genio, quando narrava la sua moderna epopea esistenziale, troviamo anche un Vian patafisico. Un Vian che nella sua parte autobiografica attinge anche a quella visione universale dell'esistenza soggettiva, con la massima pretesa di impressionismo fatta racconto.

Amaro come Ciorano, con quella fantasia onirica e stranamente desolata di Kafka. Boris Vian non era pignolo nel cospargere tutto con la necessaria virulenza. Colui che assume la verità come unico motivo narrativo, travestito da ciò che tocca in scena ma vero alla fine della giornata.

I 3 migliori romanzi consigliati da Boris Vian

erba rossa

Niente di meglio che ascoltare le motivazioni del creatore per fare ciò che ha fatto, per scrivere ciò che ha scritto. Ed è sempre meglio farlo quando si è già in pensione, in quella fase più contemplativa di una vita frenetica in cui si analizza con gli impulsi mitigati di una giovinezza lasciata indietro.

Considerando il tormentato futuro creativo di Vian, questo libro lo mitizza ancora di più. Non è che faccia ammenda o capitoli per quello che è stato e per quello che ha fatto. Tuttavia, un'autobiografia è sempre una giustificazione che raramente vale la pena ascoltare, tranne quando proviene da un genio. Ma ovviamente, ascoltare le ragioni di Vian non significa sedersi davanti al fuoco mentre il nonno racconta storie. Qui l'autore ci conduce attraverso la propria tana del coniglio per tornare a mondi esposti a eccessi di luce e ombre gelide.

L'ingegnere Wolf e il suo assistente, il meccanico lazuli, costruiscono una macchina del tempo grazie alla quale Wolf cerca, tornando alla sua infanzia, di scongiurare tutti gli errori e tutte le ossessioni che lo avevano afflitto allora. Solo esorcizzando quelle ombre sarà, crede, in grado di riacquistare la capacità di godersi i fugaci momenti di felicità che la vita gli offre. Ma sappiamo tutti che gli inquisitori non accettano tanta audacia e chissà se Wolf riuscirai a superarli...

Questo è forse il romanzo più intimo e meno burlesco di Vian, e molte delle situazioni si riferiscono senza dubbio alla sua vita personale. Tuttavia, la tenerezza che ispira questa storia, sia dolorosa che patetica, Vian Non può non aggiungere, come sempre in tutte le sue opere, la fantasia straripante e la lucida insolenza che dona a personaggi e storie quella vitalità magica e contagiosa che affascina i suoi lettori di ieri e di oggi, più che incondizionati tossicodipendenti. .

erba rossa

La schiuma dei giorni

Comprendere la bellezza dell'effimero come l'unica cosa che rimane sotto a Visione Kunderista della vita, l'amore non può che finire per tormentare nella sua persistente presenza o nella sua disperata assenza romantica.

Una volta scoperto il trucco, rimane solo l'umorismo più crudo; il sospiro esilarante di chi scopre il grande trompe l'oeil; il nichilismo e la revisione comica di tutto come unica via d'uscita. Nonostante ciò, nella magica lucidità di ogni scoperta trascendente, finiscono per distillare nuove inebrianti emozioni della tragedia del vuoto. Boris Vian è incaricato in questa occasione, in una delle sue composizioni più brillanti, di presentarci una storia d'amore intrisa di un tocco di surrealismo, colori psichedelici e fantasie esasperanti.

Quasi vent'anni dopo la morte del suo autore divenne uno dei "best-seller" della letteratura francese. Il tono festoso, la fantasia dei giochi verbali, la creazione di un universo fantastico e insolito sono gli strumenti che raccontano in tono agrodolce una tragedia della più raffinata semplicità, un dramma in cui i personaggi sono vittime innocenti dei più spietati e ciechi destino.

Lo squarciatore di cuori

C'è chi spezza i cuori e chi li strappa nel modo più selvaggio mai visto. Comprendere tutto, dall'idealizzazione metaforica del cuore come motore delle emozioni, delle passioni e di ogni altra sensazione primaria.

In un modo o nell'altro, arriva il momento in cui tutti vaghiamo per il mondo scoraggiati. Nessuno perde il cuore durante l'infanzia, perché nessuno può spezzarlo né qualcuno può strapparcelo. Il cuore dei bambini appartiene alle loro fantasie, ai loro mondi segreti. Se avete la fortuna di averlo sepolto lì, nel paradiso della prematurità, nessuno potrà mai lasciarvi senza. Gli indimenticabili personaggi di Joël e ​​Citroën sono stati creati da Boris Vian per adattarsi allo sconcertante delirio a cui crede di solito conducono da un lato al dominio materno e, dall'altro, all'inevitabile conflitto tra la vita autonoma e segreta dell'infanzia e la tirannia della famiglia e la pressione sociale.

Si serve anche del sinistro Jacquemort, psicanalista in cerca di pazienti, per fare satira sia sul mondo impazzito dei cosiddetti sani di mente e psicoanalisi sia sui comportamenti esistenzialisti, così in voga in quegli anni. È proprio nel ciclo di romanzi scritti tra il 1947 e il 1953, a cui appartiene El arrancacorazones, che Vian sembra essersi insediato in un universo finalmente suo, in un mondo di favole poetiche piene di fantasia, ma anche di tensione e violenza, in cui l'esperienza dei bambini sfida i valori degli adulti.

Lo squarciatore di cuori
5/5 - (12 voti)

1 commento su “Scopri i 3 migliori libri di Boris Vian”

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati dei tuoi commenti.