22/11/63, di Stephen King

Stephen King Gestisce a piacimento la virtù di trasformare qualsiasi storia, non importa quanto improbabile, in una trama serrata e sorprendente. Il suo trucco principale sta nei profili dei personaggi di cui sa fare nostri pensieri e comportamenti, non importa quanto strani e/o macabri possano essere.

In questa occasione, il nome del romanzo è la data di un evento epocale nella storia del mondo, il giorno di l'assassinio di Kennedy a Dallas. Molto è stato scritto sull'assassinio, sulle possibilità che l'accusato non sia stato colui che ha ucciso il presidente, su testamenti nascosti e interessi nascosti che hanno cercato di rimuovere il presidente americano dal centro.

King non si unisce alle tendenze complottistiche che puntano a cause e assassini diversi da quanto si diceva all'epoca. Si parla solo di un piccolo bar dove il protagonista è solito bere un po' di caffè. Finché un giorno il suo padrone gli racconta qualcosa di strano, di un posto nella dispensa dove può viaggiare nel passato.

Sembra un argomento strano, strano, vero? La cosa divertente è che il buon vecchio Stephen rende ogni approccio iniziale perfettamente credibile, attraverso quella naturalezza narrativa.

Il protagonista finisce per varcare la soglia che lo conduce al passato. Va e viene un paio di volte ... fino a quando non stabilisce un obiettivo finale dei suoi viaggi, per cercare di impedire l'assassinio di Kennedy.

Einstein l'ha già detto, è possibile viaggiare nel tempo?. Ma ciò che il saggio scienziato non ha detto è che il viaggio nel tempo ha il suo pedaggio, provoca conseguenze personali e generali. L'attrazione di questa storia è sapere se Jacob Epping, il protagonista, riesce a evitare l'assassinio e scoprire quali effetti ha questo viaggio da qui a là.

Nel frattempo, con la narrativa unica di King, Jacob sta scoprendo una nuova vita in quel passato. Passane un altro e scopri che ti piace Jacob più di quello del futuro. Ma il passato in cui sembra deciso a vivere sa di non appartenere a quel momento, e il tempo è spietato, anche per chi lo attraversa.

Che ne sarà di Kennedy? Che ne sarà di Giacobbe? Che ne sarà del futuro?...

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22 11 63 Stephen King e J.F.K.
5/5 - (1 voto)

2 commenti su «22/11/63, da Stephen King»

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